GIRO D'ITALIA | 14/05/2017 | 18:36 di Cristiano Gatti -
Quintana, secondo il più facile pronostico. Ma tra tutti i pronostici ascoltati in questi giorni, nessuno che abbia centrato il nome vero, l’unico in grado alla prova dei fatti di sconvolgere la classifica del Giro: l’Agente della stradale. Nessun tattico avrebbe mai concepito una così sofisticata strategia di gara: a poche centinaia di metri dall’imbocco del Blockhaus, la prima (vera) salita del Giro 2017, il geniale motociclista in divisa sferra il micidiale attacco. Come i veri fenomeni: un colpo solo, decisivo e letale.
Ci sono talenti del calcio che fanno la differenza giocando da fermi, limitandosi a far girare la palla: il nostro Valentino Rossi dimostra la stessa classe decidendo di fermarsi sul bordo della strada, in pieno rettilineo, con i corridori lanciati a sessanta orari per imboccare la salita nelle prime posizioni. Se fosse possibile l’ironia, direi che fa Blockhaus. In ogni caso, è Strike. Il fenomeno ne abbatte almeno una dozzina in un colpo solo. Ma ciò che più conta, riesce a fare in classifica più danni di Quintana: abbattuto Yates, abbattuto Landa, abbattuto Thomas. Cioè uno dei giovani più forti del gruppo, nonché l’intera nomenklatura per la classifica della Sky. Come dirà un persino troppo laconico Thomas, tutto questo è ridicolo. Aggiungendo poi un’espressione inglese che conosciamo benissimo anche noi vecchie lenze da flipper: “Per la Sky è GAME OVER”.
E fosse solo per la Sky. La verità è che grazie al parcheggio dello sconsiderato esce la dicitura GAME OVER anche per l’intero Giro. Certo non sarà il patron Vegni a crocefiggere la Polizia della scorta: lui è tenuto alla diplomazia. Ma con occhi disinteressati il parcheggio che sconvolge la giornata va definito in un modo solo, follia da incosciente. Mettiamo pure che la moto possa avere un’avaria: qualsiasi agente dovrebbe sapere che in quella situazione bisogna almeno uscire nel prato. Ma evidentemente gli agenti del Giro sono molto più istruiti su cosa non possiamo fare noi della carovana, continuamente ripresi e ammoniti per qualunque cosa: su cosa non possano fare loro hanno quanto meno bisogno di un profondo ripasso.
Così, anche la Polizia si aggiunge all’elenco delle truppe motorizzate che negli ultimi anni sono dedite allo sterminio dei corridori. Inutile ricordare qui le tragedie in corsa più recenti. Mette i brividi però pensare che la Polizia, al contrario dei fotografi e dei cameramen, sarebbe in corsa per tutelare la sicurezza del gruppo. Per applicare le severe regole. Un servizio, tra l’altro, che il Giro paga di tasca sua, al contrario di quanto avviene nel calcio, dove l’intervento della forza pubblica è gratuito, trattandosi di ordine pubblico.
Siamo al paradosso di un Giro che non paga le forze dell’ordine, ma le forze del disordine. L’edizione Cento sembra diventata un raduno mondiale di impiastri in divisa: se mettiamo assieme all’agente che gioca al bowling umano con la sua moto (e ringraziamo il Cielo di poter contare solo feriti…), se a questo talento naturale in divisa aggiungiamo la scandalosa giuria, che non vede i traini sull’Etna e che punisce soltanto Moreno per la scazzottata con Rosa, la situazione appare in tutta la sua assurdità. Siamo al punto che Vegni dovrà chiamare un servizio speciale di Security privata. Guardie che facciano la guardia alle guardie. Qualcuno dovrà pur proteggere il gruppo dagli sceriffi alla sbando.
Purtroppo il Giro rispecchia quello che succede in italia basta guardare Roma la capitale del caos .
Dissento
14 maggio 2017 20:09LucianoV54
Egr. Sig. Gatti
non so che cosa Lei abbia visto ma il Gruppo era ormai sfilacciato e non viaggiava certo ai 60 all'ora; la strada era larga e c'era tutto lo spazio per passare; gli spazi tra i corridori erano molto larghi e la corsia di destra era quasi vuota.
Difendiamo pure i corridori ma, qualche volta, proviamo a dirgli che devono fare attenzione a cosa fanno (vds anche usare i freni).
Sinceramente,
14 maggio 2017 20:18Fra74
apprezzo la "verve" e brillantezza giornalistica del Dott. Gatti, ma non per forza, ogni volta, ogni sera, per ogni tappa, deve trovare una provocazione, caro Dott. Gatti. A volte, poi, ad essere sempre "provocatori", si diventa "antipatici".
Premetto che ho visto la tappa, ma sole le immagini televisive della Rai. Se Lei ne ha "di nuove", La invito a pubblicarle. Precisato ciò, dalle immagini RAI si vede che la moto della Polizia è già ferma, ora, non sembrerebbe essersi fermato in maniera repentina, anche perchè alcuni ciclisti, più avveduti, lo notano e deviano la traiettoria. Altri, dietro, in particolar modo, uno, lo urta di "striscio" e poi si verifica la caduta. Non voglio addossare colpe ad alcuno, ma vorrei anche andarci cauto prima di emettere certe sentenze. Vero che i CICLISTI sono l'anello sempre più debole di tutto questo sistema, ma RIPETO e RIBADISCO, non mi piace essere superficiale in certi frangenti e situazioni, pertanto, MASSIMO RISPETTO per i CICLISTI, ma pure per la POLIZIA in questo caso.
Se dovessi essere smentito da qualche VIDEO "nuovo", sarò il primo a puntare il dito, semmai.
Francesco Conti-Jesi (AN).
Game over
14 maggio 2017 21:46Alfi
Sig Gatti concordo pienamente!
Quel agente come minimo merita il licenziamento per quello che ha fatto.
14 maggio 2017 23:26forzaG
Quello che scrive il sig. Gatti non fa una grinza. Anzi, dirò di più: ancora una che ne combinano tra giuria e organizzazione, e il giro del centenario è destinato a essere paragonato alla gara dell'oratorio.
15 maggio 2017 07:33Tarango
Luciano V54 e Fra74 hanno pienamente ragione. Se poi vogliamo fare polemiche per il gusto di farle, allora ok. Ma la moto era ferma, praticamente sull'erba.
@Fra74
15 maggio 2017 10:20FrancoPersico
Condivido e mi associo. Purtroppo sono tutti pronti a sparare sugli uni o sugli altri. A chi non dispiace per quanto accaduto???' Purtroppo è successo. Quindi che serva di lezione. Per i ciclisti e per i motociclisti. Se un motociclista (sia della Polizia o anche solo della Scorta Tecnica) finisce in un dirupo poco importa al gruppo. "Stava facendo il suo lavoro ed i rischi ci sono", si direbbe. Io non la penso così. Ripeto, mi spiace molto per l'accaduto, ma l'errore (di chiunque sia) o la disattenzione serva per migliorare tutto e tutti. Non serve cercare colpevoli ogni volta, ma soluzioni. Purtroppo però questo è il paese ITALIA.
Grandissima cavolata
15 maggio 2017 11:20peter83
Grandissima cavolata, quella manovra avviene in ogni tappa e lì la sede stradale era anche abbastanza ambia, la causa è da ricercare nella foga e nella scarsa lucidità di alcuni corridori nel cercare di imboccare in testa la salita...
E\'PROPRIO VERO GAME OVER
15 maggio 2017 18:21Bastiano02
Purtroppo spettacolo rovinato. Sarà difficile trovare degli avversari degni di un giro d italia ma la cosa che fa più arrabbiare è che anche all\'ultimo giro, vinto dal colombiano, tutto fu rovinato dal famoso episodio della neve sullo stelvio e messa in sicurezza della discesa con le moto che fermavano i corridori tranne Quintana. Era il 2014. Tutto molto ridicolo e sempre più ridicola la situazione attuale. Quitana ci sguazza ancora ma l\'organizzazione e Zia Rai sono assolutamente da ristrutturare. Per non parlare dei doppioni di presentazione tappe Garzelli e Saligari! A spese dei contribuenti! Basta giro ancora con sta gente? ROTTAMARLI TUTTI!!!
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