PROFESSIONISTI | 17/04/2017 | 07:39
Il Tour of the Alps ha vissuto una intensa giornata di vigilia a Kufstein (Austria), da dove stamattina prenderà il via la nuova corsa che ha il sogno dichiarato di unire tre territori e le loro genti nel segno dello sport. L’evento raccoglie il testimone e i 40 anni di tradizione, prestigio ed internazionalità del Giro del Trentino. In più una svolta storica simbolo della cooperazione che unisce i territori dell’Euregio, abbracciando le comunità di Tirolo, Alto Adige e Trentino. Una collaborazione e condivisione nel segno della bicicletta e dei campioni, gli uomini e il mezzo capaci di cancellare confini e differenze linguistiche.
Kufstein ha accolto con simpatia e calore le 18 squadre (di cui 7 World Team) e i 139 corridori che saranno i protagonisti assoluti del nuovo format in cinque tappe (una in più rispetto al passato) su un tracciato tecnicamente molto esigente. La garanzia dello spettacolo è nel disegno del percorso (824 kilometri, arrivo a Trento) e nella varietà delle salite (10 gpm, 15600 metri di dislivello) che sono sempre state il tratto distintivo di questa corsa. Il Tour of the Alps si può considerare la prova generale del Giro d’Italia, una competizione nella quale tutti i campioni al via possono testare la condizione in vista dell’impegno nella corsa rosa.
Nel pomeriggio si sono accesi i riflettori sui principali protagonisti. Alla classica conferenza stampa degli atleti più attesi hanno preso parte il francese Thibaut Pinot (FDJ) e l’australiano Rohan Dennis (BMC), entrambi al debutto in questa corsa in vista del loro primo assalto al Giro d’Italia, e Michele Scarponi (Astana), che Giro del Trentino e Giro d’Italia li ha già vinti, e che ancora una volta si troverà a vestire i panni di leader della squadra kazaka dopo il forfait per infortunio di Fabio Aru.
Poi c’è stato spazio per il colore e il calore del pubblico, che ha accolto con entusiasmo la sfilata delle 18 formazioni all’interno della Kufstein University: la pioggia non ha rovinato la festa di Kufstein, dove è apparsa anche una curiosa presenza. Didi, il “diavolo” divenuto famoso per le sue corse in scia agli atleti sulle strade del Tour de France, è infatti arrivato per vivere il primo atto della nuova storia targata Tour of the Alps: di sicuro a Kufstein una Pasqua così non l’avevano mai vista.
Oggi la prima tappa, Kufstein-Innsbruck (142,3 chilometri) presenta subito un arrivo spettacolare.
La frazione
inizia con un circuito fino al lago di Walchsee e ritorno a Kufstein. Da
qui si prosegue lungo la valle dell’Inn fino a Kramsach dove è posto il
traguardo volante, quindi si devia a destra costeggiando il fiume. In rapida successione si affrontano di due GPM di giornata
caratterizzati da brevi ma impegnative salite seguite da discese
tecniche per ritornare a Kramsach e proseguire su un percorso ondulato
sempre lungo la valle dell’Inn fino ad Innsbruck e quindi affrontare la salita finale che
porta ad Hungerber, riservata più a chi cerca vittorie di tappa che agli
uomini di classifica.
Partenza in programma alle 12, arrivo previsto intorno alle 15.30 per la prova che torna ad accendere i riflettori sulla Ciclismo Cup e sulle produzioni firmate PMG Sport.
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