Amstrong soddisfatto: «Vado più forte del previsto»

| 25/01/2009 | 11:35
«Non posso mentire: oggi mi sono sentito bene. Sto rispettando i programmi. Anzi, forse sto meglio del previsto». Lance Armstrong chiude il Tour Down Under con un sorriso. Lo statunitense, tornato in sella dopo oltre 3 anni di stop, ha terminato al 29° posto la corsa australiana, primo appuntamento del 2009. Nell'ultima frazione, 90 km per le strade di Adelaide, il corridore texano della Astana ha anche voluto ringraziare il pubblico che lo ha seguito con passione dall'inizio alla fine della corsa. Nelle fasi finali della tappa, che si è snodata attraverso 18 giri, Armstrong si e' piazzato in testa al gruppo prima di 'sparire' nelle retrovie del plotone. «Mi sentivo a mio agio e ho provato a ravvivare la situazione a un paio di giri dalla fine. Avrei avuto bisogno di più collaborazione, ma ad ogni modo non potevo rimanere ai margini della corsa», racconta il vincitore di 7 Tour de France. «Oggi mi sono sentito decisamente meglio rispetto ai giorni scorsi, non mi sono mai sentito così bene durante la settimana. Quando la condizione c'è, bisogna provare a fare qualcosa», aggiunge mostrando la sua soddisfazione alla fine del rodaggio australiano. «Non devo dimenticarmi che questa era la prima corsa dopo tanto tempo. Ingannerei me stesso se mi aspettassi di attaccare e seminare gli altri. Le cose non funzionano in questo modo». Adesso, nel calendario di Armstrong c'è una prova più impegnativa, il Giro di California in programma dal 14 al 22 febbraio. «Le indicazioni sinora sono positive, penso di aver lavorato nel modo giusto - dice -. Certo, ci sono ancora dettagli da sistemare. Devo migliorare la mia forma, devo lavorare su determinati aspetti della mia condizione. Al di là di questo, sto andando nella direzione giusta. Direi che stiamo rispettando le previsioni. Forse, siamo anche avanti - ammette senza timore di sbilanciarsi -. Se anche fosse un anno normale e se l'obiettivo principale fosse fissato per luglio -dice con un chiaro riferimento al Tour de France- non sarei in grado di andare cosi' bene gia' a gennaio».
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