Il Mattino. Sarà il Vesuvio l'arbitro del Giro d'Italia 2009
| 10/10/2008 | 16:00 Sarà straordinariamente la Campania a decidere le sorti del Giro d'Italia 2009, il Giro del Centenario. Questa novità che ha uno spessore rivoluzionario, in una storia secolare della corsa rosa che ha da sempre consegnato alle vette delle Alpi e alle Dolomiti il verdetto ultimo della sua classifica, è trapelata dagli incontri che Angelo Zomegnan, il patron del Giro, ha avuto a Napoli in questi giorni con i vertici istituzionali della Regione e degli altri enti pubblici, province e comuni, coinvolti nell'operazione.
Le strade della Campania intera saranno infatti attraversate, per i territori di tutte le sue cinque province, con due arrivi in successione e ci sarà una terza giornata in cui la carovana dalla nostra regione prenderà il via. Non si tratterà così di un effimero passaggio di occasione, come in altre edizioni registrato, bensì di una full immersion per gli sportivi campani in quella grande festa nazionale itinerante, ed a costo zero, che resta il Giro d' Italia.
Sono previsti due arrivi, il primo verosimilmente a Benevento, dove il Giro si fermò l'ultima volta nel 1978 con il successo in volata di Beppe Saronni, ed il secondo che rappresenterà appunto l'ultimo appuntamento con la montagna del Giro 2009, con un traguardo dalle molteplici suggestioni, paesaggistiche e tecniche, posto in cima al Vesuvio. Il Vesuvio si staglierà come giudice inappellabile dunque di un Giro d'Italia che lo incontrerà per la terza volta. A cinquanta anni esatti dalla cronoscalata indimenticabile vinta, in maglia rosa, da Charly Gaul, lo scalatore lussemburghese che avrebbe conquistato quell'anno il suo secondo Giro. E 19 anni dopo il successo dello spagnolo Chozas, ottenuto con una manciata di secondi di vantaggio su Gianni Bugno leader della classifica generale, al termine di una frazione partita da Sala Consilina.
Stavolta il Vesuvio sarà raggiunto partendo da Avellino lungo un itinerario che attraverserà Salerno e la sua provincia per poi distendersi in un percorso di estrema suggestione sulla Costiera Amalfitana che coniugherà lo spettacolo naturale e le insidie della strada, come il Picco Sant'Angelo per raggiungere Sorrento e Vico Equense, e percorrere successivamente la litoranea fino a Torre del Greco. E poi via, con le bici e l'emozione all'insù, verso l'Osservatorio e il vulcano. E il suo verdetto.
Una due giorni di ciclismo cui Zomegnan affida un valore tecnico specifico ma che corrisponde a quella sua dichiarazione di intenti di volere coniugare al meglio corsa e paesaggio, salite e panorami, agonismo e storia in un Giro unico come sarà l'edizione del Centenario. Un Giro vetrina dell'Italia più bella, se non pure la migliore, con diritti televisivi venduti in tutto il mondo per venti giorni di fila.
E lo spettacolo dovrebbe essere amplificato all'indomani della scalata al Vesuvio con una partenza della carovana da Napoli. Per l'ultima, o penultima, giornata di corsa. Napoli, se le previsioni risponderanno al vero, come i desideri, accoglierà il Giro d'Italia tredici anni dopo la sua ultima visita, quella del '96 che vide lo sprint vincente di Mario Cipollini in una magica domenica di maggio. E saluterà la corsa, con una passerella doverosa sul lungomare, un abbraccio di folla che anticiperà di qualche chilometro il via lanciato. E da via Caracciolo, così, il Giro del Centenario avrà il suo trampolino ideale per un perfetto vincitore finale. Per una tappa che si inoltrerà nell'entroterra napoletano e nella provincia di Caserta, roccaforte storica della tradizione ciclistica campana, prima di raggiungere il Lazio. In attesa della ufficializzazione del percorso definitivo del Giro 2009 a metà dicembre a Venezia, questa anticipazione testimonia l'attenzione concreta rivolta dagli organizzatori del Giro alla Campania e al suo intrigante cocktail di percorsi tecnici e meraviglie naturali a misura di ciclismo moderno. E che si propone già con altre candidature, in primis l'isola di Ischia. Ma intanto è opportuno articolare, di fronte a tante promesse e alle innumerevoli chances di lettura e di utilizzo che una avventura sportiva, culturale ed economica come il Giro sollecita, un contesto costruttivo.
In un Giro che non avrà al via, lo buttiamo lì, un numero uno di fatto, perché il vincitore dell'anno scorso, lo spagnolo Alberto Contador, dovrebbe preferire il Tour, il Giro 2009 schiererà forse per la prima volta in gara un Number One della vita e dello sport come Lance Armstrong, il ciclista texano scampato al cancro e vincitore di 7 Tour consecutivi. Con quanto di impegno congiunto sport-scienza, nella chiave della lotta a quel doping delle cellule che è il cancro, sarà leit motiv proprio nel Giro del Centenario.
da Il Mattino del 10 ottobre
a firma di Gian Paolo Porreca
nn so come mai le strade della campania mi ricordano scivoloni di gruppo....maxi cadute ecc....
speriamo solo che asfaltino 400 km di strade per le 2 tappe
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