Pantanissima, tutto è pronto per una grande giornata di sport
| 05/09/2008 | 09:49 Marco Pantani, nome e cognome scolpiti sulla storia del ciclismo e su chi, con ragioni da vendere, continua ad amare questo sport. Tante le iniziative nel ricordo del Pirata e straordinaria la sua popolarità
nell’intero mondo. Per capirlo, basta vivere un solo giorno a contatto con chi, a vari livelli, lavora affinché il tratto del fuoriclasse e le sue significative vicende, continuino a vivere come moniti e penati dello sport e non solo. Sì, Marco Pantani, è un’icona, comunque la si guardi: d’esaltazione e d’impegno per chi lo ha veramente amato, di asfissiante fastidio in chi, verso di lui, ha qualche debito o rimorso di coscienza; di imbarazzo, in coloro
che, lentamente, stan capendo, quanto fossero reali e naturali le grandezze del Pirata.
Intanto, siamo alla vigilia della Granfondo “Pantanissima”, la cui prima edizione si terrà domenica 7 settembre, a Cesenatico. Una manifestazione che sta impegnando tantissimo la stessa famiglia Pantani e sulla quale gravitano tanti progetti futuri.
Sarà una prova che si dipanerà, nel percorso più lungo di 151 chilometri, su una consistente fetta degli itinerari di allenamento di Marco. Il Passo del Carnaio e la doppia ascesa di Montevecchio, ne rappresentano i segmenti pregiati, ma anche per chi sceglierà il tratto più breve di 106 km, non mancheranno le difficoltà: sono
infatti previste sempre due scalate a Montevecchio, intervallate dalle pendenze della “Ciola”, che proprio una passeggiata non sono.
Salite dunque non durissime, ma comunque care a colui che dal mare trasferì i suoi acuti leggendari sui monti. Per onorarne memoria e ricordo, pedaleranno nella “Pantanissima”, tanti nomi che hanno recitato ruoli accanto a Marco: compagni di squadra, avversari, o, semplicemente, come amici di uscite in bicicletta e non solo.
Significativa ed importante la presenza di Ivan Gotti (due Giri d’Italia all’attivo, fra cui quello del 1999 segnato da Madonna di Campiglio), altrettanto quelle dei prestigiosi “Sceriffi del Pirata”, Enrico Zaina e Roberto Conti, di Giampaolo Mondini, compagno di colori nel 2001, del velocista Ivan Quaranta, vincitore di
tappa a Cesenatico nel Giro ’99, di Massimiliano Lelli, terzo al Giro d’Italia del 1991 e quarto in quello che segnò l’esordio di Marco nel ’93. Accanto a questi ciclisti, uno che il ciclismo l’ha nel sangue da sempre, pur essendo divenuto famoso come centauro, il cesenate Marcellino Lucchi. Lo storico pilota collaudatore dell’Aprilia, col Pirata pedalava spesso. A questi nomi, se ne aggiungeranno sicuramente altri, magari sorprendenti, ma al momento ancora incerti per essere menzionati.
Singolare l’iniziativa degli “Amici di Marco Pantani”, il club che firma la “Pantanissima”. Un paio di loro, di taglia il più possibile simile a quella del Pirata, pedaleranno sulle biciclette del mito: la “Willier”, con la quale Marco tagliò il traguardo dell’Alpe d’Huez, a tempo di record, nel Tour ’97 e la “Bianchi” su cui scolpì la leggendaria giornata di Les 2 Alpes, nella vincente Grande Boucle
del 1998.
Altri aspetti interessanti della prima edizione della “Pantanissima”, per la quale si prevedono circa quattrocento partecipanti, ci giungono dalla consistenza di un “pacco gara” ricchissimo, sul quale è stato aggiunto un braccialetto con fibbie in argento griffato “Marco Pantani”; dal segno della Fondazione intitolata al campione,
che ha donato una delle tre ambulanze della Croce Rossa di Cesenatico che svolgeranno assistenza alla manifestazione, nonchè dal numero davvero notevole dei singoli che potranno ricevere un premio: ben 125!
Di nota, anche il numero di mezzi (moto e auto) che tuteleranno i partecipanti: 35 in totale. Come dire: un inizio in grande stile.
Per ogni altra informazione sulla “Pantanissima”, è possibile consultare il sito: www.pantanissima.it
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