
Il ricordo di due vite spezzate dalla tragedia, una tre mesi fa e l'altra otto anni fa, che sono simbolo di tutte le vite spezzate in incidenti stradali, con i ciclisti parte debole tra gli utenti della strada.
Il Tour of the Alps ha reso omaggio questa mattina a Sara Piffer e Michele Scarponi: le autorità civili, i massimi vertici del ciclismo italiano, gli organizzatori, gli atleti e i tifosi si sono riuniti in un momento di raccoglimento che si è trasformato in un messaggio che deve arrivare a tutti e che chiede "rispetto" reciproco a tutti coloro che utilizzano la strada e che hanno il diritto, tra gli altri, di tornare a casa. Presente mamma Marianna, con il marito Lorenzo, con i tre fratelli di Sara Christian, Gabriele e Loris (la famiglia Piffer è seguita legalmente dalla ZEROSBATTI dell'avvocato Federico Balconi). «Abbiamo il dovere di fare qualcosa per gli altri, come Sara avrebbe voluto, come Sara ha fatto. Il nostro non vuole essere un messaggio di dolore, ma di speranza, di bene e di amore», ha detto mamma Marianna.
Ha preso parte alla cerimonia anche Marco Scarponi, nel giorno dell'ottavo anniversario dalla scomparsa dell'indimenticato Michele. Con lui le massime autorità del Trentino, il Presidente della Provincia Autonoma di Trento Maurizio Fugatti e la Vice Presidente Francesca Gerosa, il Presidente della Federazione Ciclistica Italiana Cordiano Dagnoni, il Presidente della Lega Ciclismo Professionistico Roberto Pella eil numero 1 di FCI Trentino Renato Beber.
Ed il gruppo, dopo appena un chilometro di corsa, ha rallentato transitando davanti alla lapide che ricorda Sara Piffer, rendendo ulteriore omaggio ad una ragazza che sognava di volare lontano in sella alla sua bicicletta.
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