E’ l’ultima intervista al presidente in carica del Comitato Regionale Toscana della Federciclismo, Saverio Metti, in quanto domenica è in programma l’assemblea delle società toscane nel corso della quale sarà eletto il nuovo Comitato che resterà in carica fino a dicembre 2028.
“Prima dell’intervista – afferma Metti – mi sia consentito a nome del ciclismo toscano, rivolgere profonde condoglianze alla famiglie degli operai morti allo stabilimento Eni di Calenzano, e gli auguri di guarigione a tutti i feriti”.
Il presidente della FCI Dagnoni ha detto che la Federazione nel quadrienno che va a concludersi ha operato per il meglio.
“Non sono del tutto d’accordo, c’erano anche altri aspetti importanti. E’ mancata una verifica e quindi non ci sono stati gli interventi necessari”.
E del lavoro del Comitato Toscana in questi 4 anni, che ne pensa?
“Non sono contento del lavoro, è vero che abbiamo fatto diverse cose, ma non sono riuscito a far comprendere l’importanza del nostro sport e quindi portare giovani al ciclismo”.
Cosa avreste dovuto fare e il Comitato non ha fatto?
“In Toscana abbiamo un calo del 10 per cento di giovanissimi rispetto al 2019. Dobbiamo partire dalle società di base, intraprendere iniziative per la sicurezza di questo sport, avere luoghi per gli allenamenti che diano tranquillità ai genitori e sicurezza a chi va in bici. Nel momento in cui lascio desidero ringraziare di cuore tutti i miei collaboratori che mi hanno accompagnato in questi 4 anni, le commissioni che hanno lavorato al meglio, tutti i vari addetti ai lavori. E’ stata una bella e utile esperienza”.
Presidente, una provincia come Prato non avrà il Comitato Provinciale.
“Peccato non avere una società in più avente diritto al voto oltre alle 9 esistenti, per avere il Comitato”.
Tra poco più di un mese l’Assemblea nazionale, la Toscana si presenta con due candidati alla vice presidenza, Toscana dunque divisa?
“Non penso alla Regione spaccata in due. Maurizio Ciucci ha presentato la sua candidatura senza interpellare il Comitato, la mia è una candidatura senza squadra, ecco perché mi ritengo una voce libera e indipendente. Staremo a vedere quello che accadrà”.
Un solo candidato alla presidenza per il futuro Comitato è poca cosa per la Toscana...
“Sono d’accordo, per la Regione non è un buon segno”.
Una stagione indimenticabile con il Tour de France che ha preso il via da Firenze e la rassegna tricolore.
“Toscana Tricolore 2024 ha offerto risultati eccellenti. Credo che il format adottato dalla Toscana possa essere imitato in futuro. Abbiamo avuto un responso ottimo dal punto di vista economico-finanziario, con spese che sono state circa 470mila euro ed entrate di poco superiore alle 500mila. Quanto avanzato sarà investito in attività dal prossimo Comitato Regionale che uscirà fuori da domenica”.
Come avete fatto a chiudere in attivo?
“Grazie alla Regione Toscana, agli enti locali, alle varie amministrazioni e voglio aggiungere con forza che non abbiamo chiesto nemmeno un euro alle società organizzatrici e tantomeno chiesto soldi a sponsor impegnati con le società che svolgono attività”.
Diverse le altre iniziative intraprese fino all’ultimo dal Comitato.
“Ci siamo mossi in varie direzioni, abbiamo intrapreso contatti, occorrerà insistere e sono sicuro che ci penserà il futuro Comitato Regionale che sarà eletto domenica prossima 15 dicembre. Abbiamo un ottimo rapporto con le istituzioni, con il CONI regionale, e quindi non dobbiamo far cadere nessuna delle iniziative presentate in fatto di sicurezza, di impianti. La Toscana senza peccare di presunzione e vanità è una Regione guida del movimento ciclistico”.
Le soddisfazioni per i risultati ottenuti non sono mancate, avete dato impulso a diverse trasferte con le rappresentative regionali.
“La medaglia d’oro su pista alle Olimpiadi di Vittoria Guazzini, la maglia di campione del mondo sempre su pista di Fabio Del Medico in Cina, la vittoria di Sveva Bertolucci nel Campionato italiano donne esordienti, il Trofeo CONI a livello nazionale con i giovanissimi e mi sia consentito di ricordare visto che è toscano il successo nel Campionato Italiano assoluto professionisti di Alberto Bettiol, sono stati tutti momenti esaltanti per il ciclismo toscano. Tra le organizzazioni voglio citare i Campionati Italiani a cronometro per tutte le categorie svoltisi a Grosseto, dove i dirigenti locali hanno fatto un lavoro stupendo, su di un percorso senza traffico”.