MONDIALE 2024. TRA GLI U23 BRILLA IL GIGANTE BEHRENS! PELLIZZARI CI PROVA MA È 11°. GALLERY

MONDIALI | 27/09/2024 | 16:47
di Carlo Malvestio

Gli strappi di Zurigo 2024 non hanno fermato i 195 cm del tedesco Niklas Behrens che, dopo una gara condotta con intelligenza, è andato a prendersi la maglia arcobaleno tra gli U23. Battuto in una volata a due lo slovacco Martin Svrček, che centra così l'argento dopo il bronzo del 2023, mentre terzo ha chiuso un mai domo Alec Segaert (Belgio). Il grande deluso di giornata è il padrone di casa Jan Christen (Svizzera), che ha voluto strafare attaccando in solitaria a 50 km dall'arrivo, salvo poi venire ripreso e chiudere al 4° posto. Nella sua trappola è caduto anche Giulio Pellizzari, che si è mosso troppo presto spegnendosi poi nell'ultimo giro e chiudendo all'11° posto.


LA CORSA - Il primo attacco di giornata è tutto anglosassone, con Robert Donaldson (Gran Bretagna), Cole Kessler (USA) e Lewis Bower (Nuova Zelanda) che arrivano a guadagnare fino a 1’10” su un gruppo che procede a folate, tra scatti e controscatti.


Dopo la salita di Binz e l’ingresso sul circuito di Zurigo, però, col gruppo già ridotto a 60 unità, la loro azione si esaurisce e riprendono gli scatti.  Sull’insidioso tracciato zurighese ci provano senza successo prima Callum Thornley (Gran Bretagna) e Artem Shmidt (USA), e poi, più decisi, Antonio Morgado (Portogallo) e Davide De Pretto (Italia).

Dopo aver testato gli avversari con qualche timido scatto, Jan Christen mette alla frusta la sua squadra e a 50 km dall’arrivo, sul primo strappo del circuito, il più pendente, cambia marcia e se ne va da solo. Al suo inseguimento si lancia Giulio Pellizzari, che però perde terreno col passare dei chilometri e ai -30, dopo aver speso davvero tante energie, viene raggiunto da un drappello di 14 atleti trainato dal Belgio, con Emiel Verstrynge, Alec Segaert, William Junior Lecerf, Jarno Widar, Robin Orins (Belgio), Giulio Pellizzari (Italia), Martin Svrček (Slovacchia), Ivan Romeo, Igor Arrieta (Spagna), Joseph Blackmore (Gran Bretagna), Darren Rafferty (Irlanda), Tibor Del Grosso (Paesi Bassi), Niklas Behrens (Germania) e Isaac Del Toro (Messico).

Nell’ultimo giro a provare il tutto per tutto è Jarno Widar, cha sfalda il gruppo degli inseguitori e manda in difficoltà anche Pellizzari, rimanendo solamente con Blackmore, Del Toro, Svrček e Behrens. Il vantaggio di Christen scende da 50 a 20”, fino ad esaurirsi completamente a 10 km dall'arrivo, quando Behrens piazza una progressione alla quale resiste solo Svrček. I due riprendono e staccano Christen, involandosi verso il traguardo, mentre dietro un generoso Segaert rientra sui primi inseguitori e tira dritto verso la medaglia di bronzo.

Davanti la volata a due è senza storia, con il gigante tedesco che non lascia scampo al rivale slovacco.

IL VINCITORE - Spilungone di 1 metro e 95 centimetri, Niklas Behrens, tedesco di Brema, nato il 6 novembre 2003, regala alla Lidl Trek Future Racing il titolo mondiale su strada della categoria under 23. Atleta completo, dotato di grande potenza, è il campione nazionale della categoria e nel suo palmares di quest'anno figurano anche i successi nella Youngster Coast Challenge in Belgio, nella Rund um Steinfurt e nel Gran Premio Haspa Hamburg-Volksdorf in Germania, nonché nella cronometro a squadre del Tour Alsace in Francia. È inoltre vice campione europeo e nella crono iridata di lunedì scorso è giunto settimo.

Per rivivere la cronaca diretta CLICCA QUI

ORDINE D'ARRIVO

1. Niklas Behrens (Germania) in 3h57'24"
2. Martin Svrček (Slovacchia) s.t.
3. Alec Segaert (Belgio) +28"
4. Jan Christen (Svizzera) +39"
5. Joseph Blackmore (Gran Bretagna) +46"
6. Isaac Del Toro (Messico) s.t.
7. Jarno Widar (Belgio) +50"
8. Tibor Del Grosso (Paesi Bassi) +1'25"
9. Ivan Romeo (Spagna) +2'27"
10. Igor Arrieta (Spagna) +2'45"
11. Giulio Pellizzari (Italia) s.t.

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COMMENTI
Corsa
27 settembre 2024 17:39 Anbronte
Con una ciclista morta, si corre ugualmente senza vergogna. L Uci organizzazione da abbattere.

Corsa che sarà studiata dai prof.
27 settembre 2024 17:49 Bullet
Alla fine oggi si è capito, se ce n'era bisogno, che in fuga da soli le energie non sono infinite anche se recentemente certi pochi fenomeni avevano abituato al contrario al punto da dire ieri che la tattica del vincitore partendo da solo a 60 dall'arrivo è stata perfetta. Per questo Pellizzari ha commesso un grosso errore a insistere a metà strada con tra l'altro davanti un buon cronomen e si è bruciato ogni possibilità per il finale. Infine, come avevo ipotizzato già diversi giorni fa ma non solo io, il circuito non è così duro come si diceva per cui bisogna avere per forza caratteristiche da scalatori, basta vedere la struttura fisica del primo e terzo classificato.

Anbronte
27 settembre 2024 18:11 Ale1960
È stata la famiglia della ciclista a chiedere di correre regolarmente, per onorare la figlia che adorava questo sport. Prima di sparare a zero, documentarsi.

Ale1960
27 settembre 2024 19:13 LucaVi
Bravo, precisazione doverosa.

Christen.....
27 settembre 2024 19:16 alfiobluesman
...ha buttato una medaglia quasi sicura con quella fuga solitaria. Aveva una gran gamba .
Il circuito forse non é duro come si pensava però la gara dei prof é 100 km piu lunga ....

@Bullet
27 settembre 2024 19:27 Frank46
Si è la solita storia, quante volte per un anno cercano di presentare il prossimo mondiale come un mondiale per scalatori puri e uomini da GT e poi si rileva semplicemente un percorso da classica adatto a chi regge bene sugli strappi e ha un ottima esplosività?

Chiaramente ci sono svariati corridori da GT forti anche nelle classiche, ma questo mondiale qui non è adatto a coloro che non sono anche degli ottimi corridori da classiche. Non è un Giro di Lombardia, e in realtà non arriva neanche ad essere paragonabile ad una Liegi. È una via di mezzo tra un Fiandre e una Liegi.
Ha un altimetria totale da Liegi e strappi poco più lunghi di quelli di un Fiandre.

circuito
27 settembre 2024 19:28 fransoli
per essere duro è duro ma non è riservato agli scalatori, ricordate com'è stato selettivo il mondiale dello scorso anno? Questo un pò lo ricorda, è più impegnativo dal punto di vista del dislivello ma le salite possono essere adatte anche a uomini da classica come VDP e Hirshi, poi la selezione arriva perchè non c'è un attimo di pausa, essendo costretti a rilanciare in continuazione il mezzo, i punti per recuperare sono pochi.

Rispetto
27 settembre 2024 20:26 italia
Per rispetto della ragazza preferirei che i vincitori nelle premiazioni avessero un comportamento contenuto . Riposa nella pace.

Italia
27 settembre 2024 20:33 blardone
Le Facciamo passare giovani da anni nelle squadre continetal professionali e tour e questi sono i risultati.. la finite di illudere questi ragazzi ..oggi abbiamo fatto la figura dei cioccolatini..risultato 000000.. mi spiegate allora cosa serve passare professionisti da juniores ???? Smettere prima ? Abbiamo ucciso il ciclismo per questi risultati ..blardone Andrea

Non è un percorso per scalatori
27 settembre 2024 22:48 marco1970
Il percorso è deludente.Molto più bello quello delle Olimpiadi di Parigi.Non è assolutamente per scalatori.Temo che non lo vincerà Pogacar,il favorito numero uno diventa Evenepoel ma dopo di lui vedo subito Van der Poel. Escludo Roglic o scalatori puri. Pellizzari acvrebbe dovuto capire che non era un percorso per lui quindi non doveva attaccare ma difendersi e in caso di energie residue spararle all'ultimo giro.

Circuito medio-facile
27 settembre 2024 23:30 pickett
Come tutti i circuiti lunghi.Ricorda Salisburgo,con tantissima pianura.Era molto + selettivo Glasgow.Pellizzari conferma di essere un corridore enormemente sopravvalutato. Al Giro non ha combinato proprio nulla di che :si é fatto vedere nella prima tappa,poi é letteralmente scomparso per 15 giorni,e si é rivisto con un paio di fughette nell'ultima settimana.Eppure l'hanno fatto passare per un asso.

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