LA VUELTA 2024. ROGLIC NELLA STORIA, MAS NON SI RACCONTA STORIE, O'CONNOR È INVECE UNA STORIA BELLISSIMA

VUELTA | 08/09/2024 | 21:08
di Claudio Ghisalberti

MADRID. Cibeles, la piazza delle grandi celebrazioni spagnole, è come il giardino di casa di Primoz Roglic. Lo sloveno, dopo quelli ottenuti nel 2019, 2020 e 2021, celebra qui il suo quarto trionfo ed entra nella storia della corsa spagnola al fianco di Roberto Heras. Sono loro i plurivincitori. Alle sue spalle, stavolta, finiscono l’australiano Ben O’Connor, che conquista il miglior piazzamento in carriera in una grande corsa a tappe, e lo spagnolo Eric Mas, che sale per la quarta volta sul podio. 


Il trionfo di Roglic sottolinea una volta di più quanto il ciclismo sia curioso. I risultati sembra che seguano un’onda bizzarra. In questa stagione le grandi corse a tappe sono state dominate dagli sloveni: Giro e Tour a Pogacar, Vuelta a Roglic. La Visma, che l’anno scorso dominava, Giro a Roglic, Tour a Vingegaard e Kuss re della Vuelta con podio tutto giallonero, sparita. Prima c’era stata l’epoca di Ineos e i suoi marginal gain. Per il momento è solo un bel ricordo. E i colombiani che sembravano volare dalle Ande sui grandi traguardi che fine hanno fatto? 


Intanto Rogla, che ha avuto anche la fortuna di schivare i problemi intestinali che ieri hanno decimato la sua Red Bull, si gode la festa mentre sul podio tiene per mano i suoi due figli: «Cosa posso dire? Non ho parole. È stata dura, complicata. Ora sono felice. Grazie soprattutto alla mia famiglia per i sacrifici che fanno perché io possa stare qui. Grazie ai miei compagni per la loro dedizione e grazie alla squadra. Sono molto felice di fare parte di questo gruppo». 

Gli spagnoli speravano in una crono miracolosa di Eric Mas per salire dal terzo al secondo posto nella generale. Ma s’è capito subito che il sogno sarebbe stato infranto. «Sono distrutto - ha dichiarato a caldo il maiorchino della Movistar -. Sono stati ventun giorni di grandi fatiche e di grandissimi dislivelli. Siamo andarti forti in tutte le tappe. Davvero, sono finito». Eric ha capito subito che la crono sarebbe stata un’ulteriore sofferenza. «Sognavo di salire sul secondo gradino del podio, il distacco con O’Connor era molto poco, solo 9 secondi. Avevo la sensazione di potercela fare invece questo è stato la mia peggior giornata in tutta la Vuelta. Mi sono sentito in difficoltà dai primi metri, ma questa non è una scusa. L’ho passata male, capita. Però il giorno che più ho sofferto è stato ad Ancares, mentre ai Lagos e a Sierra Nevada me la sono goduta». Mas è un corridore che ha qualità, ma finora ha vinto poco. Nel 2025 dovrà decidere se continuare a mettere il Tour al centro del suo mondo, e schiantarsi una volta di più, oppure cambiare i suoi piani. 

Con la maglia a pois della montagna già di Jay Vine e quella verde a punti per Kaden Groves l’ultima sfida era quella della maglia bianca. Il danese Mattias Skjielmose, che sale al quinto posto della generale, se la porta a casa davanti al tedesco Florian Lipowitz. Marc Soler è stato il più combattivo.

Nella crono finale, invece, a fare festa grande è lo svizzero Stefan Kung, ottimo cronoman ma al suo primo successo in una grande corsa a tappe. La sua vittoria non è mai stata in dubbio, già dal primo intermedio s’è capito chi avrebbe vinto. «Dopo questo successo un pensiero lo faccio eccome per il Mondiale che si corre a Zurigo». E dopo le due vittorie europee (2020 e 2021) e l’argento mondiale dietro a Foss nel 2022 la sua candidatura è più che valida.  

Ma, e la cosa non era affatto scontata alla vigilia, oggi hanno brillato anche gli italiani. Mattia Cattaneo, dopo una grande Vuelta al servizio di Landa, ha chiuso 3° a 41 secondi dal vincitore. Filippo Baroncini 4° a 43 secondi. Il bergamasco, assieme ad Affini oggi 12° a 1’05” saranno gli azzurri che mercoledì saranno impegnati all’Europeo. «Sapevo che il Catta sarebbe andato forte - spiega il c.t. di specialità Marco Velo -. Mattia è un corridore in grande crescita e sono molto contento per lui. All’Europeo ci saranno altri avversari e le crono secche sono differenti rispetto a quelle dei grandi giri, però io confido che possa fare molto bene. Che sia da podio. E anche affini, che ha finito la Vuelta un po’ stanco, dopo due giorni di riposo potrebbe essere un altro». 

Parlando di italiani non si può dimenticare il grande passo avanti che ha mostrato Marco Frigo. Il vicentino della Jayco, oggi 13° a 1’07” da Kung, è stato spesso animatore delle tappe e il secondo posto nella tappa di Yunquera, quella che ha lanciato in rosso O’Connor, è una soddisfazione solo parziale. Un corridore con le sue caratteristiche, e senza la paura di prendere aria in faccia, sarebbe interessante vederlo all’opera anche nelle classiche dure. 

 

 

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Degno vincitore
9 settembre 2024 15:14 Cicorececconi
Nonostante i mille guai fisici, e' riuscito a prepararla a puntino. Chapeau

Roglic
10 settembre 2024 06:30 Bicio2702
la Vuelta ce l'ha nel sangue.
Gli conviene metterla in programma nel 2025 per vincerla ed essere l'unico corridore al mondo ad averla vinta 5 volte.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Il Tour of the Alps prosegue oggi con un’altra tappa tutta da vivere e tutta altoatesina, la Vipiteno Racines - San Candido di 145, 5 km, tra l'altro valida come prova della Coppa Italia delle Regioni. per seguire in diretta...


Torna la Freccia Vallone e a darsi battaglia sul Muro di Huy ci saranno ancora una volta Tadej Pogacar e Remco Evenepoel. Il belga e lo sloveno partono da favoriti, ma non saranno da soli in corsa e tra loro,...


Di sorprendente ormai c’è poco o nulla, perché i 18enne nel mondo professionistico non si contano nemmeno più. Ma tra tutti, Paul Seixas è uno di quelli che pare avere quel quid in più per diventare un fuoriclasse. 7 mesi...


Anche se leggermente al di sotto della distanza record della gara dello scorso anno (140, 7 chilometri contro 146), il percorso della Freccia Vallone Femmes aumenta di difficoltà con il ritorno della Côte de Cherave (1, 3 km all'8, 1%),...


La Federazione Ciclistica Italiana ha emesso un comunicato che specifica le normative per la giornata di sabato 26 aprile, durante la quale saranno celebrate le esequie di Papa Francesco e lo sport italiani si fermerà in segno di lutto. Facendo...


Il FSA Bike Festival Riva del Garda, che da oltre 30 anni è il punto d’incontro per gli appassionati di ciclismo fuori strada, è pronto a tornare con un ricco calendario di eventi e attività in una nuova location del...


Per la seconda stagione consecutiva la primavera di Wout van Aert si è chiusa senza vittorie. Pur facendo registrare un’invidiabile continuità ad alto livello (dalla Dwars door Vlandereen all’Amstel Gold Race il belga non ha mai fatto peggio del quarto...


Si rinnova come ogni anno l'appuntamento con la Serbia per il team Gallina Lucchini Ecotek Colosio. Da oggi e fino a sabato 26 aprile la formazione di elite e under 23 sarà impegnata alla Beograd-Banjaluka in quattro tappe. La squadra...


Impresa di Lorenzo Nespoli nella 62sima edizione del Palio del Recioto internazionale Under 23. Il brianzolo della MBHBank Ballan CSB Colpack si è imposto in volata davanti a Mark Lorenzo Finn (Red Bull Bora Hansgrohe Rookies), ieri vincitore del Giro...


La stagione delle Classiche del Nord 2025 si appresta a vivere gli ultimi due grandi appuntamenti. Il primo è la Freccia Vallone di domani. Tra i partenti ci saranno gli ultimi 5 corridori capaci di scrivere il proprio nome nell’albo...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024