Mattia Pinazzi e Alessandro Tonelli sono i due azzurri, entrambi della VF Group - Bardiani CSF – Faizanè, che sono saliti sul podio della quinta e ultima tappa del Tour of Hainan 2024. Il primo, al secondo podio di tappa in una corsa quest’anno dopo la vittoria conseguita all’Istarsko Proljeće - Istrian Spring Trophy, ha chiuso terzo la volata andata in scena sul traguardo di Sanya, uno sprint che il ventitreenne di Colorno ci ha raccontato così:
“Sono stato coperto fino agli ultimi 500 metri. Ho fatto una volata per lo più di rimonta, in scia. Sono uscito forse un po' indietro, ho rimontato 3 o 4 posizioni e sono arrivato dietro a Smirnov, però ormai non c'era più niente da fare. Rimpianti? Forse se fossi stato un paio di posizioni avanti e fossi partito allo stesso momento, avrei potuto giocarmela meglio. La caduta all’ultimo chilometro? Io l'ho schivata di poco, anzi un corridore mi è anche salito addosso. È stata innescata da un contatto tra un corridore della Burgos e lo stesso Smirnov. Però alla fine per me non ci sono state grandi conseguenze”.
L’altro protagonista di giornata per la formazione italiana, premiato come più combattivo di tappa, è stato Tonelli che, nelle fasi di tappa antecedenti lo sprint conclusivo, ha animato in più circostanze la corsa.
“Nella prima parte della gara, nei primi 130 km, sono stato sempre attivo per provare a guadagnare qualche secondo o tirar fuori una fuga buona che potesse arrivare. Purtroppo, così non è stato” ci dice sotto il palco delle premiazioni il nativo di Brescia.
“Ho attaccato tanto e ho speso tanto infatti sono arrivato al secondo traguardo volante dove eravamo in quattro e non avevo più gambe per fare la volata. In ogni caso, abbiamo ottenuto un terzo posto finale di tappa con Pinazzi e con me, Magli, Zanoncello, Tarozzi siamo rimasti sempre nel vivo della corsa…meglio di così non potevamo fare noi. Peccato per Zanoncello perché veniva su forte in volata e gli è saltata la catena negli ultimi 300 metri. Era un arrivo tutto dritto ma un po' incasinato perché era all'ombra, c’erano le transenne sulla sinistra con i piedini, la strada non era in asfalto ma cemento e c’è stata una grossa caduta prima dell'ultimo km dove tanta gente ha tirato i freni”.
Oltre a questo, a Tonelli va riconosciuto il merito di aver aiutato Magli a chiudere 2° al primo sprint intermedio, un risultato che, a conti fatti, è stato decisivo per la conquista del podio da parte del compagno di squadra.
“Al primo traguardo volante abbiamo fatto la volata con lui per provare a metterlo sul podio. Quella volata l’ha vinta Mulubrhan, Magli ha concluso alle sue spalle ma Henok nell’occasione per me è stato un po' scorretto perché sia il mio compagno che il colombiano della Medellin sono stati chiusi da lui. Però, se non l'hanno squalificato, evidentemente non hanno ritenuto fosse da sanzionare”.
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