Un torneo duro, velocissimo, esplosivo: è quello dell'omnium olimpico. Quattro prove - scratch, tempo race, eliminazione e corsa a punti -, una prevedibile lotta punto a punto, da seguire con il fiato sospeso. E per l'Italia in pista c'è il grande capitano Elia Viviani, l'uomo che con le sue imprese ha letteralmente ridato vita al movimento della pista italiana. Non va dimenticato infatti che alle Olimpiadi di Londra nel 2012 a rappresentare l'Italia c'era un solo uomo: Elia Viviani.
SCRATCH. Il francese Benjamin Thomas ha vinto la prima prova dopo aver guadagnato un giro con Larsen, Fabio Van den Bossche e Van Schip che hanno chiuso nell'ordine. Viviani si è fatto chiudere un po' nella volata finale e ha concluso in dodicesima posizione.
TEMPO RACE. Nella seconda prova, la Tempo Race, vittoria del belga Fabio van den Bossche che, come il ceco Jan Vones e lo svizzero Alex Vogel è riuscito a prendere un giro di vantaggio sui rivali. Nei 40 giri da affrontare Viviani è parso soffrire la gara meno congeniale alle sue caratteristiche, riuscendo a cogliere solo un punto nell'ultima tornata, e in vista della sua amata eliminazione si presenta 13° nella classifica provvisoria guidata dal vincitore di questa seconda prova.
«Ho appena parlato con Elia, mi ha detto di essere andato un po’ in confusione nella tempo race: ci vuole anche un po’ di fortuna perché ha tentato di prendere dei treni che non sono andati e ne ha lasciati andare altri che invece hanno guadagnato il giro. È evidente che le prime due prove non sono andate come speravamo ma ce ne sono altre due e ce la giochiamo fino in fondo in un omnium evidentemente molto equilibrato che si deciderà sul filo dei punti» è il commento del CT Marco Villa dopo 2 delle 4 prove.
ELIMINAZIONE. Nell'Eliminazione, di cui Elia Viviani in carriera ha vinto due titoli mondiali, l'azzurro inizia la sua rimonta con una corsa da maestro che lo vede chiudere al 2° posto, arrendendosi solo al giovane inglese Ethan Hayter. Eliminati tra i primi l'olandese van Schip, lo svizzero Vogel e il danese Larsen. C'è stato parecchio caos causato dall'eliminazione del giapponese Kuboki che non voleva saperne di scendere di pista, quindi di Gaviria che ha protestato con i giudici e successvamente è stato da loro squalificato, seguita dall'elimiazione di Leitao e van den Bossche. Out anche Welsford, poi il tedesco Teutenberg e il francese Thomas, prima eliminato e poi riammesso dai giudici, che al netto di tutto ha una gamba impressionante ed è spinto dal tifo francese.
Questa la cronaca, poi la giuria annuncia di aver declassato Elia Viviani al 4° posto per essersi inserito dal basso nella traiettoria in cui c'era già un altro corridore. Inutile il ricorso della delegazione italiana: Elia resta 7° nella classifica generale provvisoria ma perde 4 punti.
Questa la classifica aggiornata dopo tre prove e le discutibili decisioni della giuria, in vista della decisiva corsa a punti, che si disputerà intorno alle 19.40 (il programama è leggermente in ritardo per una caduta avvenuta nel keirin femminile, ndr).
CORSA A PUNTI. I 100 giri decisivi dell'Omnium di Paris 2024 hanno incoronato Benjamin Thomas, con Iuri Leitao d'argento e Fabio van den Bossche di bronzo.
Primi punti in palio per il polacco Banszek che ha provato ad attaccare da lontano, seconda volata al francese Thomas che poi ha preso il largo e in poco il giro con il belga van den Bossche, il giapponese Kuboki e il neozelandese Gate su cui si è riportato ben presto il portoghese Leitao. Elia Viviani ha cercato di reagire a 55 giri dalla fine, ma i favoriti per le medaglie non gli hanno concesso spazio e a metà corsa era ancora fermo ai 74 punti accumulati nelle precedenti prove. Intanto Benjamin Thomas incitato dal pubblico francese e dalla compagna Martina Alzini continuava a farla da padrone con van den Bossche e Laitao a lottare per le medaglie. Seconda piazza per Elia alle spalle di Gate nel 7° dei 10 sprint in programma e un giro conquistato che dalla 10a piazza in cui era crollato lo ha riportato all'8° e nuovamente galvanizzato.
A 24 giri dalla fine caduta di Thomas che fa restare il pubblico con il fiato sospeso. Il francese risale in pista e marca a uomo Leitao che lo incalza a 4 punti, quindi va a dominare il penultimo sprint. Leitao non si arrende e riparte in contropiede, ma Thomas si riporta alla sua ruota e va meritatamente a vincere in casa una corsa ricca di emozioni. Lo spagnolo Torres si aggiudica l'ultima volata con Thomas che si gode la meritata festa nel velodromo parigino. Per Elia un nono posto finale, che non scalfisce minimamente la sua storia di campione universale e universalmente riconosciuto.