La 10^ vittoria di stagione arriva in una delle gare più attese per il team MBH Colpack Ballan CSB: il 38° Giro del Medio Brenta. Oggi, sull’Altipiano di Asiago, il team ha dimostrato il suo valore, precedendo il gruppo di una trentina di atleti che si è presentato nel centro cittadino di Gallio.
Meris prende la volata in testa con sicurezza e batte Cesare Chesini (Zalf) e Alessandro Borgo (CTF) in una prova disputata alla media di 43,249 km/h in 4h:03':20".
Una vittoria di peso in una prova di livello internazionale (1.2 UCI) su una distanza importante di 175 km, con ben 170 atleti al via.
Per Meris si tratta della 3^ vittoria di stagione, dopo le due tappe al Giro del Veneto (Scomigo e Chiampo il 27 e 29 giugno). Il Giro del Medio Brenta, davanti ad Alessandro Ballan, lo ripaga però dell’amarezza della settimana precedente.
Per la formazione MBH Bank Colpack Ballan CSB di Antonio Bevilacqua, Gabor Deak e delle famiglie Ballan e D’Aprile, è stata una gara generosa e d’attacco, che ha visto anche Leonardo Volpato e il campione di casa, Matteo Ambrosini, mettersi in evidenza in vari tentativi di fuga.
La squadra ha creduto fortemente in questo successo, tant’è che Meris ieri ha corso in Ungheria ed è rientrato in serata da Budapest in aereo, atterrando a Malpensa e poi viaggiando fino a Villa del Conte, sede della Ballan, per prendere il via al Giro Medio Brenta. Meris è attualmente il plurivincitore di stagione con 3 successi, davanti a Florian Kajamini (2) e Christian Bagatin (2).
MERIS. Queste le parole del bergamasco, al primo anno nella categoria Elite, che ha lasciato scorrere tutte le sue emozioni:
“Sono entrato in curva convinto di farcela. Volevo spaccare i pedali perché avevo tanta rabbia dentro, riuscendo a gestire al meglio la situazione”. Come anticipato, Meris aveva voglia di rivalsa dopo il Giro del Veneto e la gara di ieri in Ungheria, dove sentiva di poter fare bene. “Una rabbia che è servita ed è stata un boost importante. Ieri e oggi erano per me due belle opportunità e non volevo sprecarle entrambe”.
Il corridore bergamasco aggiunge: “È un periodo in cui sto bene e lo voglio dimostrare. Mi sto scoprendo pian piano e sento di essere in crescita sia psicologica che fisica”.
Altri dettagli sugli ultimi chilometri: “Nel finale ci siamo ricompattati e la squadra è stata eccezionale con due compagni davanti, Ambrosini e Volpato, e altri dietro che chiudevano sui tentativi di fuga”.
Anche il supporto tecnico è stato fondamentale: “Flavio Miozzo ci aveva detto che le ultime due curve erano insidiose e i miei compagni mi hanno portato davanti ed io mi sono fatto largo con alcune spallate”.
Una dedica: “Oggi va alla famiglia Ballan, che è come una famiglia e ci ha riservato un’accoglienza strepitosa, a Flavio Miozzo e al corridore norvegese André Drege, morto nella discesa del Grossglockner ieri al Giro d’Austria. Noi corridori dobbiamo sempre ricordarci che la vita è un dono prezioso”.
I prossimi appuntamenti: “Guardo avanti e vedo il Giro dell’Appennino, domenica con arrivo a Genova. Gareggerò con i professionisti e voglio ben figurare”.
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