La 61esima edizione del Trofeo Città di Brescia si preannuncia come un autentico campionato del mondo della notte: alla corsa in programma il 2 luglio (partenza 20,15, chilometri 121,800), organizzata dall’omonimo gruppo sportivo che si identifica in Fermo e Luca Fiori sono iscritti 176 corridori in rappresentanza di tutti i continenti. Davvero una corsa internazionale con i fiocchi quella che il primo martedì di luglio si appresta a regalare spaccati tecnici, tattici e spettacolari unici.
L’idea del compianto Mario Podetta che decise nel 1969 di organizzarla per la prima volta al calare del sole è stata scimmiottata da alcuni organizzatori sparsi in Italia, ma quella che si svolge sul circuito della circonvallazione interna di Brescia è davvero una corsa in notturna speciale e unica, perché sa coinvolgere tutta la città e non solo gli appassionati di ciclismo.
È una sorta di rendez vous dove l’acre profumo dell’olio canforato con i quali vengono massaggiati i corridori prima del via, si mischiano al profumo delle signore tirate a lucido che per una sera salgono al Castello per fare l’aperitivo più lungo che mai. Il colle Cidneo rappresenta quindi per una sera e una parte della notte la capitale del ciclismo mondiale anche se giova ricordare che solo tre sono gli stranieri che finora sono riusciti ad avere partita vinta all’ombra della Torre Mirabella, nella fattispecie gli svizzeri Marco e Sandro Vitali (1980-1988) e l’austriaco Gerrit Glomser.
Per la prima volta sono annunciati al via il campione uscente Federico Guzzo (nel 2023 alla Zalf Fior) e altri tre corridori che l’anno scorso hanno concluso dal secondo al quarto posto, nella fattispecie: Matteo Zurlo (Trevigiani), Edoardo Zamperini (Zalf Fior) e Michael Belleri (Biesse Carrera). Guzzo e Belleri nel frattempo hanno cambiato club approdando alla Trevigiani e alla Hopplà Firenze Petroli Don Camillo. È un quartetto molto bene assortito in grado di ben figurare anche questa volta, ma se la dovranno vedere con ben dodici squadre Continental, alcune delle quali reduci dal Giro Next Gen. E soprattutto affrontare oltre ai migliori team italiani gli inglesi della Zappi Racing Team e della Proiect One, nonché i tedeschi della Max Solar, gli australiani della Kilda Cycling, gli svizzeri del Vc Mendrisio, i colombiani della Potencia de la Vida e gli ukraini della Cycling Academy. Senza dimenticare gli altri stranieri in forza ai club italiani che vanno per la maggiore.
Alcuni illustri ospiti sono intervenuti alla presentazione nell’aula consigliare di Palazzo Loggia a Brescia organizzata da Fermo e Luca Fiori. Con l’assessore del capoluogo Alessandro Cantoni hanno presenziato gli ex corridori Mino Denti (vincitore 1963), Ferruccio Manza (primattore 1964), Orfeo Pizzoferrato (1973,1975,1977,1979), gli ex professionisti Paolo Rosola e Simone Boifava. Con loro al tavolo delle autorità pure Gianantonio Crisafulli, Stefano Pedrinazzi, Gianni Pozzani della federciclismo nazionale, lombarda e provinciale, nonché Maria Teresa Comini (sindaca Calvagese), Sara Ghidoni (sindaca Bovezzo), Roberto Freddi (vice-sindaco Mura), Maria Pedracini (polizia locale Brescia). Lara Magoni (sottosegretaria Regione Lombardia, neo-eurodeputata) impossibilitata a intervenire ha fatto pervenire agli organizzatori una nota augurando alla manifestazione pieno successo. Che sicuramente ripeterà quello degli anni scorsi.
Nel corso dei loro interventi hanno sottolineato l’importanza dell’evento che da sempre rappresenta un punto di riferimento irrinunciabile del ciclismo dilettantistico. “Come istituzioni siamo orgogliosi di questa corsa – le parole di Alessandro Cantoni -. Il trofeo Città di Brescia propone ogni volta qualcosa di magico che le decine di migliaia di tifosi riescono ad assaporare perché si svolge su un palcoscenico unico e di grande
prestigio”. Fermo Fiori di poche parole ha ringraziato gli astanti invitandoli alla corsa del 2 luglio. È intervenuto al termine anche Luciano Manelli, neo-presidente onorario della Confartigianato, ex corridore, dirigenti, tecnico e sponsor del ciclismo da oltre sessant’anni. “Anch’io per qualche anno ho collaborato con Fermo Fiori e gli altri organizzatori. Con Tino Delpietro ho trascorso serate meravigliose parlando di ciclismo. Che uomo.”.
Il Trofeo Città di Brescia anche quest’anno ricorderà come sempre oltre a Rino Fiori anche Emilio Volpi, Bruno Boni, Gianni Savoldi, Mario Colosio e Tino Delpietro.
Durante la corsa del 2 luglio verrà consegnata una targa a Laura Zaia, figlia di Gino che per mezzo secolo ha raccontato la corsa con grande professionalità: davvero uno speaker straordinario scomparso qualche giorno fa.
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