TOUR OF THE ALPS 2024. JUANPE LOPEZ PRENDE TAPPA E MAGLIA, PELLIZZARI OTTIMO SECONDO E GANNA...

PROFESSIONISTI | 17/04/2024 | 14:33
di Federico Guido

Juanpe Lopez mette a segno un bellissmo colpo doppio conquistando la terza tappa del Tour of the Alps 2024, la Schwaz-Schwaz di 122 km, e strappando a Tobias Foss la maglia verde di leader della classifica generale al termine di una giornata resa difficile dalla pioggia e dalle basse temperature.


Lo spagnolo della Lidl Trek, molto amato in Italia per aver portato a lungo la maglia del Giro d'Italia 2022, è andato all'attacco a 26 chilometri dalla conclusione rispondendo all'azione promossa dal giovane marchigiano Giulio Pellizzari (VF Group Bardiani CSF Faizané). I due hanno pedalato con ottima collaborazione, poi sull'ultima salita, quella di Pillberg, Lopez ha staccato Pellizzari e si è involato verso il successo.


LA TAPPA – Pioggia e freddo in avvio non fanno paura a Filippo Ganna che si lancia subito all’attacco seguito da Bastien Tronchon. I due, procedendo assieme, guadagnano subito diversi secondi sul gruppo ma all’imbocco della salita verso Reich Im Alpbachtal il francese della Decathlon AG2R La Mondiale Team perde contatto e il tentativo di coppia si trasforma in un’azione solitaria. Imperterrito, il campione nazionale italiano a cronometro procede del suo passo e progressivamente amplia il margine nei confronti del gruppo. Dietro, provano timidamente a lanciarsi all’inseguimento prima Stockman (TDT-Unibet) e poi Tsarenko (Corratec Vini Fantini) ma entrambi vengono neutralizzati.

Non toccato da ciò che succede alle sue spalle (tra cui anche i ritiri di Callum Scotson e Riccardo Lucca), Ganna arriva ad avere 3’58” sul plotone in testa al quale, a questo punto, si pone il Team DSM di Romain Bardet che, coi propri uomini, inizia a mangiare diversi secondi al portacolori della Ineos-Grenadiers. Il passista piemontese mantiene un buon margine al traguardo volante di Jenbach (Tronchon e Beloki rispettivamente 2° e 3° alle sue spalle) nonostante dietro anche EF e Decathlon contribuiscano all’inseguimento.

La prima ascesa al Weerberg però si fa sentire nelle gambe del due volte iridato contro il tempo che, in vetta, mantiene un margine risicato (50”) su Covili (2° al GPM), Poels (3°) e il resto del gruppo. Ormai alle viste del passista azzurro, il plotone completa il ricongiungimento a 27 chilometri dal traguardo lungo la prima ascesa al Pillberg, salita dove Bardet dà fuoco alle polveri cercando un allungo. La Ineos, con il leader Foss, tuttavia neutralizza l’attacco, un’operazione questa che non scoraggia nuovi tentativi. Dopo poco, infatti, scattano Pellizzari e Lopez che, oltre a transitare per primi al GPM, obbligano nuovamente la Ineos a mettersi in testa al gruppo per approntare l’inseguimento. Pur approcciando con prudenza la discesa bagnata, la coppia di testa riesce a mettere 40” tra sé e un gruppo dal quale, nel tratto pianeggiante prima di riprendere a salire, evadono Palzer (Bora) e Muhlberger (Movistar).

È Geraint Thomas allora a mettersi in prima persona a tirare il plotone, un’azione che consente ai big di riassorbire i contrattaccanti ma non di accorciare sui due in avanscoperta che all’inizio della seconda scalata del Weerberg arrivano ad avere 50”. Lo sforzo del gallese prosegue fino a metà salita quando è il leader Foss in prima persona a incaricarsi di inseguire i primi i quali però riescono brillantemente gran parte del vantaggio scollinando con 40”. In discesa il gap rimane inalterato e così i due approcciano con margine l’ultima difficoltà di giornata sulla quale, alle loro spalle, Poels scatta strappando il gruppo. Foss si rimette allora davanti a tutti per provare a perdere meno possibile rintuzzando sull’olandese, mentre davanti arriva il momento della verità con Lopez che stacca Pellizzari e, in questo modo, s’invola da solo verso la cima del Pillberg e, dopo 5 freddi chilometri di discesa, il primo successo in carriera da professionista.

Alle sue spalle, oltre alla seconda piazza del portacolori della Bardiani, il gruppo con Foss, Bardet, Tiberi, Poels, O’Connor, Sosa e dei due Paret-Peintre chiude alla fine a 37 secondi, un ritardo sufficiente per lanciare lo spagnolo della Lidl-Trek in testa alla generale con 31” su Foss e 45” su O’Connor. Attardati invece, al traguardo e in classifica, Harper, Thomas e Chaves che prima del via della frazione occupavano rispettivamente il 2°, 8° e 3° posto in graduatoria.

LE DICHIARAZIONI - Tobias Foss ha perso la maglia di leader ma appare quasi più felice dei giorni scorsi. Terzo al traguardo, ha trascinato da solo quasi tutti i favoriti all'arrivo e poi ha vinto lo sprint: «È stata una giornata in cui tutti abbiamo speso davvero tante energie e tenere la corsa chiusa è risultato parecchio difficile - ha detto il norvegese -. Complimenti a Lopez, che ha fatto un’azione davvero importante, ma sicuramente gli è costata un po’ di energie. Almeno così nei prossimi giorni non avremo l’onere di controllare la corsa e potremo concentrarci sul provare a riprenderci la maglia. C’erano tante accelerazioni e io non ho quel cambio di ritmo in salita, così ho deciso di andare su col mio ritmo e tenere alta l’andatura. Poi ho anche vinto la volata per il terzo posto, ma averla impostata in testa e dover competere con corridori abbastanza più leggeri di me è sicuramente un bel vantaggio. Le sensazioni rimangono più che buone in vista del Giro e spero di potermi divertire ancora nei prossimi giorni».

Anche oggi Antonio Tiberi è riuscito ad arrivare davanti, risalendo al 4° posto in classifica generale: «Ho finito la tappa in crescendo, ma nel primo giro di circuito ho sofferto davvero tanto, per un momento ho anche perso le ruote del gruppo - spiega il corridore romano -. Poi pian piano sono riuscito a scaldarmi, sono rientrato in gruppo e nelle salite finali sono riuscito a tenere bene. Quando è scattato Lopez eravamo comunque al limite e abbiamo deciso di muoverci nell’ultima scalata. Ci ha provato Poels ma Foss andava davvero forte, l’ha ripreso da solo e poi era praticamente impossibile attaccare. Io ho provato un allungo nell’ultimo tratto di salita, più che altro per prendere la discesa davanti, ma non ho voluto prendere rischi, anche perché dall’ammiraglia ci hanno avvisato che era caduta una moto. Domani sarà davvero dura, ora è importante recuperare da questa faticaccia e speriamo di sentirci bene domani mattina».

ORDINE D'ARRIVO

1. Lopez Juan Pedro (Lidl-Trek) in 3:16:11
2. Pellizzari Giulio (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè) + 22
3. Foss Tobias (INEOS Grenadiers) + 38
4. Bardet Romain (Team dsm-firmenich PostNL)
5. Paret-Peintre Aurélien (Decathlon AG2R La Mondiale Team)
6. Tiberi Antonio (Bahrain Victorious)
7. Poels Wout (Bahrain Victorious)
8. O'Connor Ben (Decathlon AG2R La Mondiale Team)
9. Paret-Peintre Valentin (Decathlon AG2R La Mondiale Team)
10. Sosa Ivan (Movistar Team)

CLASSIFICA GENERALE

1. Lopez Juan Pedro (Lidl-Trek) in 11:22:34
2. Foss Tobias (INEOS Grenadiers) + 31
3. O'Connor Ben (Decathlon AG2R La Mondiale Team) + 45
4. Tiberi Antonio (Bahrain Victorious) + 48
5. Bardet Romain (Team dsm-firmenich PostNL) + 48
6. Poels Wout (Bahrain Victorious) + 48
7. Paret-Peintre Valentin (Decathlon AG2R La Mondiale Team) + 48
8. Pellizzari Giulio (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè) + 57
9. Paret-Peintre Aurélien (Decathlon AG2R La Mondiale Team) + 01:19
10. Sosa Ivan (Movistar Team) + 01:19

in aggiornamento

per rileggere il racconto in diretta dell'intera tappa CLICCA QUI

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COMMENTI
Attacco
17 aprile 2024 15:06 Bullet
Queste sono le tappe dove bisogna provarci anche solo per farsi vedere come uomini da corse a tappe. Quindi bravi Lopez e Pellizzari che non si sono fatti portare all'arrivo come altri che dovrebbero provare qualcosa e non solo aspettare.

...e Ganna
17 aprile 2024 15:33 Ale1960
Ma Ganna cosa??? Che senso ha avuto il suo attacco? Ieri che poteva vincere non si è visto. Mah...

@ale1960
17 aprile 2024 16:34 Frank46
Ieri la Ineos ha messo due uomini a controllare la corsa e giustamente più di quelli non voleva usarli e speravano che il successo di tappa interessasse anche ad altri.
Oggi Ganna ha attaccato anche per permettere ai suoi di non tirare.
Poi ovvio che se ci usciva anche il successo di tappa tanto meglio.
Quando Ganna ha attaccato di certo sperava che qualcuno si accodasse a lui, non è che dipende da Ganna se nessuno vuole o riesce a mettere il naso fuori.
Una volta che si è trovato da solo non poteva che continuare, quantomeno per fare star coperti i suoi compagni di squadra che era l' obiettivo principale e più facile da ottenere, ma anche perché la riuscita dell' attacco dipendeva anche dall' atteggiamento del gruppo e bisogna sempre tenersi aperti a più soluzioni.
Gli hanno lasciato fino a 4 minuti di vantaggio, ma nulla vieta che potevano lasciargliene di più se ci fossero stati maggiori tatticismi, d'altronde Ganna non fa paura in ottica generale e oltre a ciò non mi sembra che le squadre stiano correndo in modo garibaldino.

Infine ci dimentichiamo sempre che esistono 3GT, 5 monumento, e altre 4/5 classiche importanti.
In tutte le altre gare l'unico vero obiettivo è prepararsi al meglio per obiettivi più importanti, poi se ci esce anche qualche vittoria meglio, ma per lo più ci si prepara fisicamente e anche amalgamando le squadre.

Pellizzari e Tiberi
17 aprile 2024 16:41 Frank46
Tiberi al pari di quanto visto già nelle ultime uscite dimostra di poter stare assieme a corridori importanti quando la strada sale, ovvero assieme a quelli che si giocheranno podio e top 5 al Giro e che hanno già ottenuto tali risultati nei GT.
Pellizzari credevo potesse battere Lopez ma bisogna dire che è stato Lopez ad andare forte.
Sull'ultima ascesa Lopez ha guadagnato una decina di secondi sul gruppetto dei big, Pellizzari ne ha persi una decina.
Significa che entrambi potevano stare assieme a quei 6/7 corridori che hanno fatto la differenza.

Zana, Fabbro e Piganzoli non sono stati all' altezza dei migliori.

Thobias foss
17 aprile 2024 17:00 Frank46
Mi ricorda Serhij Honchar

@frank
17 aprile 2024 18:12 Bullet
A Ganna potevano lasciargliene anche 8 di minuti ma un corridore della sua stazza sul 10% è impensabile che vada all'arrivo e se fosse andato qualcuno in fuga con lui lo staccava a sua volta e non avrebbe vinto lo stesso. Solo in Rai e l'aggrapparsi a Ganna per qualunque tipo di corsa porta a darlo come possibile vincitore anche in tappe del genere. Molto sottovalutata dai commentatori invece la prestazione di Pellizzari ma si sa per il ciclismo in Italia esiste solo Ganna.

@Bullet
17 aprile 2024 19:09 Frank46
Nella prima tappa su una salita più dura e più lunga si è staccato di poco e alla fine è arrivato con il gruppo a 34s. Ovviamente è stata presa con molta più baldanza questa tappa. Dico solo che se gli dai 8 minuti lo rivedi all' arrivo. Stiamo parlando di strappi di 3 km.

Pellizzari ha fatto un ottima tappa e non mi stupisce. Mi aspetto qualcosa di più da Piganzoli che comunque non ha perso tantissimo.

@frank
17 aprile 2024 20:15 Bullet
Quella salita son rimasti in 30 quasi fino allo scollino quindi vale quello che vale.

Concordo
18 aprile 2024 06:08 kristi
Con bullet tutta sta enfasi RAI , tutte quella inutile prosopopea pro Ganna , non si spiega , sarò un romantico ma un cronista dovrebbe sempre essere neutrale , almeno quando è in onda . Fiumi di superlativi per una fuga inutile di ganna e il nulla cosmico sul bravissimo pelizzari lui si che c era quando serviva .
Poi tocca sentir sermoni sui giovani che vanno all estero o che si demotivato. Che pena i commentatori RAI . e ora torna pure cassoni sigh

Concordo
18 aprile 2024 06:08 kristi
Con bullet tutta sta enfasi RAI , tutte quella inutile prosopopea pro Ganna , non si spiega , sarò un romantico ma un cronista dovrebbe sempre essere neutrale , almeno quando è in onda . Fiumi di superlativi per una fuga inutile di ganna e il nulla cosmico sul bravissimo pelizzari lui si che c era quando serviva .
Poi tocca sentir sermoni sui giovani che vanno all estero o che si demotivato. Che pena i commentatori RAI . e ora torna pure cassani sigh

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