Perché cambiare se le cose sono andate bene? È quanto deve aver pensato Geraint Thomas nel programmare la sua stagione 2024, che prevede, così come nel 2023, il Tour of the Alps prima del Giro d’Italia.
«Mi sento abbastanza bene - ha detto Thomas a poche ore dall’inizio del TotA 2024 -. Forse addirittura meglio dello scorso anno perché sono riuscito ad allenarmi con un po’ più di costanza. La scorsa stagione avevo avuto alcuni problemi fisici nel periodo natalizio, ero rimasto fermo un po’ di tempo, mentre stavolta è andato tutto liscio e sento di stare meglio complessivamente. Non vedo l’ora di testarmi e vedere cosa ne esce da questa settimana».
L’anno scorso tra Trentino, Alto Adige e Tirolo aveva costruito la condizione che gli ha permesso di lottare per la Maglia Rosa fino all’ultimo - per lui tragico - giorno sul Monte Lussari: «Come sempre il TotA è una corsa dura, forse quest’anno ancora di più perché non ci sono tappe semplici, ogni giorno può succedere qualcosa e le salite sono toste, parecchio ripide. Già oggi bisognerà faticare parecchio e potrebbe succedere qualcosa. Me l’aspetto abbastanza aperta, da interpretare tatticamente».
Per il quasi 38enne gallese questa è una stagione particolare, visto che oltre al Giro poi andrà anche al Tour de France: «Volevo fare qualcosa di diverso, una sfida con me stesso. Ormai sono professionista da 18 anni e ho bisogno sempre di qualcosa di nuovo che possa stimolarmi e farmi divertire. Ci avevo già provato nel 2017, ma ero caduto in entrambe le corse, quindi spero che questa volta vada meglio. È un mio grande obiettivo riuscire ad essere in forma entrambe le corse, so quanto sarà difficile, è una cosa che mi motiva e mi spaventa allo stesso tempo».