Ed eccoci alla Sassoferrato-Cagli (Monte Petrano) di 180 km con 3100 metri di dislivello: è la tappa più dura della Tirreno-Adriatico, l’unica con arrivo in salita.
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Si percorrono le valli dell’interno marchigiano con continui saliscendi nella prima parte, intervallati da alcune salite importanti come la Forchetta di Valle Avellana (primo Gpm di giornata al km 66,9) e la salita di Pian di Trebbio (dove al km 140,6 viene assegnato il traguardo volante di giornata). Alle pendici del Monte Petrano si scala la breve e ripida salita di Moria (2,5 km circa al 9%) per giungere a Cagli dove inizia la salita finale. Quella che porta al Monte Petrano è uan salita di 10,1 km all’8.1% di pendenza media, ripida soprattutto nei primi chilometri (fino al 12%) e più costante nella seconda parte, caratterizzata da numerosi tornanti. Giunti in prossimità dell’altopiano sommitale la pendenza diminuisce ed il rettilineo di arrivo è quasi pianeggiante.
Ricordiamo che Jonas Vingegaard è in maglia azzurra, sua è anche la maglia verde di re degli scalatori indossata oggi da Isaac Del Toro, Jonathan Milan indossa la maglia ciclamino ed infine Juan Ayuso quella bianca di miglior giovane.