TEAM NIBALI. PARLA LILLO LA ROSA: «SCELTA DIFFICILE MA CI FERMIANO UN ANNO, SERVONO RICAMBI E RISORSE»

INTERVISTA | 04/03/2024 | 08:10
di Federico Guido

«Con grande dolore, devo dire che ci fermiamo». C’è amarezza nelle parole di Lillo La Rosa, team manager di quell’Asd Nibali che nel 2024 non proseguirà l’attività avviata e portata avanti con grande passione nelle scorse stagioni. Tanti, troppi gli ostacoli da superare e gli oneri da sostenere per il team giovanile siciliano che, alla fine, si è dovuto scontrare con una realtà sempre più esigente a livello di costi e sostenibilità come quella del ciclismo italiano.


«In questi anni di gestione del nostro team, quindi da quando insieme a Rachele Perinelli, Giuseppe Cipriano e Marco Sgarrella ne abbiamo preso la guida, abbiamo immaginato di fare un tipo di attività alta, con determinati standard, anche se ci trovavamo in Sicilia. Lo scorso anno, ogni tre settimane, siamo andati a gareggiare in Veneto per cui i nostri ragazzi avevano una doppia bicicletta (quella del team su in Veneto e quella personale qui in Sicilia), si imbarcavano in aereo a Catania, andavano a correre e poi tornavano tre giorni dopo. Non esattamente come partire da Pescara o da Roma. Abbiamo trascorso 45 giorni in Veneto occupandoci di vitto, alloggio, attività e quant'altro con un direttore sportivo dedicato. Questo ha comportato un dispendio di energie economiche elevatissime e costi altissimi. Ciò anche perché, come sport, siamo sempre meno appetibili purtroppo. Non abbiamo una squadra World Tour o una super Professional perché nel sistema economico evidentemente non siamo appetibili, quindi immaginate quanto sia complicato sostenere una squadra di giovani, di junior, come è stata la nostra» ha dichiarato a tuttobiciweb La Rosa non nascondendo quelle che sono state le difficoltà incontrate negli ultimi tempi.


«Alla fine, siamo letteralmente esplosi. Perché? Perché io che ho 58 anni sono già anziano. Il ciclismo ha bisogno di giovani, di gente di 30 anni, 40 anni, non per forza extra-atleti che si dedichino a queste attività mettendoci anima e cuore. A questo proposito tengo a sottolineare come la nostra sia sempre stata un’attività no profit non solamente sportiva ma considerabile per certi versi anche come un corso di formazione personale in grado di far abituare i giovani siciliani (e non solo, perché abbiamo avuto anche corridori che venivano da altre parti del Meridione) a viaggiare in aereo, a gestirsi da soli, a saper per cucinare. Tutto sempre sotto la guida di una persona del team. È bello rimarcare come ciò abbia portato molti ragazzi che correvano con noi, una volta finita l'attività agonistica, a dare una mano dall'altra parte: c’è chi è diventato direttore sportivo, chi accompagnatore, chi tuttofare per aiutarci nelle trasferte ma tutto questo non è bastato».

Proprio le trasferte sono state un punto cardine dell’attività dell’Asd Nibali, un elemento di grande importanza formativa per i ragazzi ma anche, da un punto di vista logistico, una sfida di notevole complessità.

«Quando io mi metto in auto a Messina, devo aspettare 20 minuti per traghettare, mezz'ora per arrivare Villa San Giovanni e da lì, per arrivare a Bari, col furgone e l'ammiraglia ci impiego mediamente cinque ore perché devi fare anche delle fermate (c’è magari chi fa l'attività all'acqua di rose e mette i ragazzi in macchina organizzando trasferte notturne col guidatore che non si riposa...a noi queste cose non piacciono) e, soprattutto, abbiamo la responsabilità di avere a bordo anche dei minorenni. Se poi da Bari bisogna andare a correre a Pescara, ci sono altri 280 km da fare, quindi almeno altre due ore e mezzo di auto. I viaggi diventano veramente complessi. Questa è stata, insomma, la linea di demarcazione».

Tutta un’altra cosa quindi rispetto al Nord e, ad esempio, a una regione come il Veneto che La Rosa spesso si trova e si è trovato a frequentare.

«Settimana scorsa ero in Veneto alla presentazione della squadra Under 23 della Solme Olmo dove ogni anno vengono inseriti 1-2 dei nostri ragazzi, l'ultimo dei quali è Christian Caputo. A proposito, per l'anno prossimo vedremo perché non abbiamo la squadra ma abbiamo un paio di profili che tuteleremo e che, qualora si rivelassero meritevoli, proveremo a tesserare loro. Il mio ragionamento è questo: se sono a Vittorio Veneto, a 60 minuti di strada ho almeno tre gare junior. Se parto da Messina in 60 minuti non arrivo neanche a Catania e non è detto che la gara si disputi. È brutto ma è così».

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
L'iridata Fem Van Empel ha vinto la sesta prova della Coppa del Mondo di Ciclocross per donne elite che si è svolta a Gavere in Belgio. La olandese della Visma Lease a Bike, che aveva saltato le manche di Hulst...


«Cane vecchio sa…». E lo sa soprattutto Riccardo Magrini, che ha saputo pedalare fin qui, su strade scosse e mosse, tortuose o dritte, scoscese e ardite come le risalite di battistiana memoria e lui che di Battisti Celentano Mina Baglioni...


Quella che sta per iniziare, sarà per Geraint Thomas l’ultima stagione da professionista e ancora una volta lo vedremo correre al Tour de France. Inizialmente per il gallese si era pensato anche alla Parigi-Roubaix, poi la Ineos Grenadiers, attraverso un...


Sono due dei talenti più interessanti del ciclismo italiano: Edoardo Zamperini e Sergio Meris hanno chiuso il 2024 sul palco degli Oscar tuttoBICI, da cui vedono un futuro ancora tutto da scrivere ma che è già roseo. Il primo è...


Ma che cosa buffa! Ma che cosa tragica! Mi urge dentro sempre tanto - e tutto quasi nuovo, nel senso di ritrovato - da scrivere sul mio ciclismo, una sorta di enorme debito che cresce e cresce, e non so...


La bicicletta di Frank Zappa, provata, sperimentata, suonata, primo violino ma anche strumento a fiato e percussioni varie in un concerto trasmesso in tv ed entrato nella storia per quei suoni pizzicati e ticchettati, stridenti e sorridenti, sempre sorprendenti. La...


Torna questa sera alle 20.30 sulle frequenze di Teletutto l'appuntamento con Ciclismo Oggi, lo storico appuntamento dedicato al ciclismo giovanile. La puntata natalizia ci propone tre storie a cavallo fra la stagione appena conclusa e quella che sta per incominciare.Ad aprire la puntata...


Berk-Composites è un’azienda slovena che in questi anni sei è distinta per la realizzazione di selle innovative e leggerissime costruite sempre sfruttando la fibra di carbonio. Lupina Monocoque Open è una sella in cui la fibra di carbonio diventa del tutto protagonista e...


Nel giorno di Natale, a soli 60 anni, Pascal Hervé ha imboccato un'altra strada. Vincitore di tappa al Giro e maglia rosa nel 1996, il corridore transalpino passa professionista con la maglia della Festina nella stagione 1994. Si fece notare...


Per volare vola e pare un gabbiano. Potente ed elegante, financo regale. Eppure Jo­na­than Milan, l’uomo sul quale il ciclismo italiano prova a ricostruire il proprio futuro pensando al proprio passato, si sente un toro. Sarà per quel suo fisico...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024