La diciassettesima tappa del Tour e una frazione… da paura. Nomi e numeri sono ben noti a tutti gli appassionati. Si parte da Saint-Gervais Mont-Blanc per arrivare a Courchevel dopo 165,7 km e un dislivello che supera abbondantemente i 5.000 metri.
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Siamo nel cuore delle Alpi e praticamente di pianura non ce n’è: si comimcia a salire con il Col des Saisies (13,4 km al 5,1%, 1a categoria con valico al km 28,4), poi c’è il Cormet de Roselend (19,9 km al 6%, altro 1a categoria, gpm al km 66,7) e la Côte de Longefoy (6,7 km al 7,5%, 2a categoria al km 105,7). Sarà quindi la volta del temutissimo Col de la Loze con scollinamento a quota a 2304 metri di altitudine, tetto del Tour: la salita misura 28,1 km al 6%, ma ci sono tratti in contropendenza e punte nel tratto finale che arrivano al 24%.
Il traguardo non è lontano ma ci possono essere ancora sorprese: ci sono alcuni chilometri di discesa e poi la rampa finale che porta all’altiporto di Courchevel, con pendenza al 18%.
Fin qui il percorso, il resto lo possono scrivere solo i corridori: Tadej Pogacar proverà a ribaltare la corsa? O la sua imperfetta preparazione causa incidente a Liegi lo porterà ad accontentarsi del secondo posto? Queste sono le domande attorno alle quali ruotano tutte le ipotesi, tutte le teorie, tutte e previsioni.