Al termine del Campionato Italiano abbiamo raccolto il commento di Filippo Ganna, che oggi ha indossato la sua quarta maglia tricolore da professionista, e dei due colleghi finiti appena alle sue spalle, vale a dire Mattia Cattaneo e Matteo Sobrero.
Sia il bergamasco della Soudal Quick Step che il veneto della Jayco Alula si sono detti onorati di condividere il podio con Top Ganna, fuoriclasse delle prove contro il tempo, anche se entrambi speravano di riuscire ad anticiparlo oggi sulle strade del Trentino.
«Più di così io non posso andare. É stata una delle migliori cronometro della mia carriera, di solito calo nella seconda parte invece oggi sono andato forte fino alla fine. Il gap con Ganna c'è, anche per una mera questione di peso. Siamo fortunati ad averlo per il nostro ciclismo, ma scontrarsi con lui non è il massimo (sorride, ndr). Cerco di tenerlo come obiettivo di anno in anno per avvicinarmi sempre più alle sue performance monstre, anche se lui è più giovane quindi probabilmente smetterò prima di raggiungerlo» ha commentato Cattaneo, che ha messo su un chilo e mezzo rispetto al Giro d'Italia, dove aveva il compito di scortare Remco Evenepoel in salita, proprio per tornare ad essere competitivo sul passo.
«Sono partito per riprovare a vincere la maglia che avevo conquistato nel 2021, il percorso era adatto alle mie caratteristiche, purtroppo dal Giro di Svizzera le condizioni non sono state ottimali. L'avvicinamento alla sfida tricolore non è stato il massimo. Avevo trascorso tre settimane in altura a Livigno, ma la morte di Gino Mäder, che era un mio carissimo amico, mi ha segnato. Pippo ha meritato di mantenere il titolo, Cattaneo era l'altro grande favorito di oggi, io mi tengo stretto il podio dietro a due campioni» ha aggiunto dal canto suo Sobrero, molto deluso per non essere stato convocato per il Tour de France che aveva in programma e che quindi ora punterà alla Vuelta a España.
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