Niccolò Bonifazio sta correndo il suo secondo Giro d’Italia, una corsa a tappe che ama e a cui aveva partecipato per la prima volta nel 2018. Dopo anni di assenza ci è ritornato in seno alla Intermarchè Circus Wanty con la stessa emozione del debutto pronto a ritagliarsi i suoi spazi. Alla partenza aveva dichiarato che avrebbe lavorato in supporto della squadra alla ricerca di qualche soddisfazione personale ed è proprio quello che il ligure sta facendo. Ieri nei 195 km da Seregno a Bergamo si è ritagliato un bel ruolo da protagonista inserendosi nella fuga di giornata e provando anche un attacco solitario con cui è arrivato ad accumulare fino ad un minuto di vantaggio.
«Ieri si prospettava essere una tappa molto dura e così da velocista ho preferito anticipare un po’ il gruppo. Sinceramente non puntavo a vincere la tappa anche se centrata la fuga ho capito che stavo molto bene e potevo ritagliarmi un piccolo spazio - ha spiegato Niccolò a tuttobiciweb, particolarmente soddisfatto della sua prestazione - dopo le prime due salite mi sentivo molto bene, la gamba era buona e non ero affaticato, ho deciso immediatamente di mettermi al servizio del mio compagno di squadra Laurens Huys per fargli fare una bella gara. Ho provato ad anticipare la salita perché sapevo che sulla carta sarei stato battuto dagli scalatori, ci ho provato e ci ho creduto, anche se ero convinto di avere un po’ più di energia. Volevo mettere in difficoltà gli altri, ma erano fortissimi».
Oggi è giorno di riposo ed è l’occasione giusta per ricaricare le energie in vista delle grandi montagne, ma anche il momento per Bonifazio di fare un primo bilancio «Sono arrivato a questo Giro con l’idea di fare da supporto alla squadra e così ho fatto. Fin dalla prima tappa mi sono sentito bene e così ad ogni occasione ho provato ad attaccare o a mettermi davanti al gruppo per fare l’andatura. Per come sono fatto io preferisco sempre stare davanti soprattutto quando ci sono le discese così posso prenderle al mio passo senza seguire le traiettorie degli altri e intanto mettere un po’ fuori la testa per capire come è la situazione dei miei avversari. Dopo quindici tappe la fatica si sta facendo sentire e ora sto sfruttando la giornata di riposo per recuperare un po’ di energie, ci aspetta una settimana veramente difficile. Domani con il monte Bondone ci sarà da soffrire, alle Tre cime di Lavaredo invece non ci voglio nemmeno pensare. Per fortuna avrò altre due occasioni per dire la mia, due giornate buone che mi danno la spinta per andare avanti» ha proseguito il portacolori della Intermarchè dando appuntamento ai suoi tifosi a partire dal traguardo di Caorle senza dimenticare che a Roma è previsto un arrivo in volata e il sogno di metterci la firma c’è, eccome.