«Sono entusiasta e molto motivata». Con queste parole, pronunciate da Gandìa dove è impegnata nel training – camp della Uae Team adq, Laura Tomasi indica a tuttobiciweb il suo stato d’animo in vista della nuova stagione, la sua seconda tra le file dell’equipe del General Manager Bertogliati. «La squadra si è rinnovata parecchio, abbiamo creato un bel gruppo che credo potrà essere protagonista in diverse tipologie di corse; è un gruppo formato da atlete con caratteristiche differenti ma unite e consapevoli che è proprio il gruppo la nostra forza. Senza dimenticare i nuovi membri dello staff che hanno messo la loro professionalità e la loro esperienza al servizio del team» ci racconta la trevigiana di Miane.
Nata nel luglio del 1999, Tomasi è reduce da una stagione 2022 che, usando le sue parole, «È stata divisa in due parti: la prima, travagliata, in cui ho corso poco e non sono mai riuscita a trovare il giusto colpo di pedale, è culminata con il trauma cranico patito in Sardegna alla vigilia del Giro d’Italia che mi ha impedito di partecipare alla corsa rosa. La seconda, da agosto in poi, è andata nettamente meglio con i piazzamenti di tappa al Simac Tour e al Giro di Scandinavia. Nel 2023 spero di ripartire come ho finito lo scorso anno».
Il debutto stagionale Laura lo farà sulle strade di Spagna: «Comincerò gareggiando alla Setmana Ciclista-Volta Comunitat Valenciana Fèmines dal 16 al 19 febbraio, poi mi concentrerò sulle Classiche tra Olanda e Belgio. L’obiettivo è essere in condizione per supportare al meglio il team».
Programmi e obiettivi ma non solo. I lettori di tuttobiciweb certamente ricorderanno il grido d’aiuto in tema di sicurezza lanciato il mese scorso attraverso i social dalla atleta veneta che torna ancora in argomento affidandoci la sua riflessione: «Giorni fa ho letto delle dichiarazioni in cui anche Attila Valter sollevava il problema della sicurezza sulle strade italiane. Questo è indicativo, non siamo noi ad inventarci le cose, il problema c’è ed è percepito anche da chi viene dall’estero. Qualcosa deve cambiare in Italia! Spero avvenga al più presto. Mi rendo conto che non è una cosa semplice, ci vuole impegno e buona volontà da parte di tutti, ciclisti e automobilisti, per convivere e condividere la sede stradale».
Come già fatto dalla sua capitana Marta Bastianelli, anche Laura Tomasi analizza lo stato di salute del movimento ciclistico femminile. «Ci riflettevo nei giorni scorsi, in cinque anni il ciclismo è cambiato moltissimo, è cresciuto in maniera esponenziale. Questa crescita a mio parere è motivante e stimolante per noi ed anche per le ragazzine delle categorie minori che, guardando alla nostra categoria, sognano di avere un futuro nel ciclismo. A loro consiglio, di “investire in loro stesse”, non avere fretta, fare un passo alla volta ed essere sempre tenaci».
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