Con le lacrime agli occhi e la paura nel cuore, Laura Tomasi lancia l'ennesimo grido d'aiuto da parte del mondo del ciclismo. «Allenarsi con la paura di stare per strada non è per niente bello. Deve esserci più rispetto per gli utenti deboli. Passarci a 1.5m, è quello che basta per eliminare questo senso di paura costante. Io chiedo di essere libera di allenarmi sulla strada senza rischiare la vta, come mi è avvenuto oggi quando una'automobile mi ha completamente tagliato la strada in una rotonda, mi ha investito e solo per fortuna - ripeto, solo per fortuna - mi è andata bene».
Un appello accorato, registrato con il cuore in gola per lo scampato pericolo; un appello destinato non solo agli utenti della bici ma a tutti. A tutti coloro che non considerano mai che nella parte di "utenti deboli della strada" - a piedi o in bici che siano - domani potrebbero esserci loro, o i loro figli che vanno a scuola, o la loro madre che va a comprare il pane o l'amico di una vita che la vita può perderla sulla strada.