Si avvicina l'appuntamento con La Notte degli Oscar, che segna la conclusione ideale della stagione 2022 e traghetta verso una nuova avventura. Di scena ci saranno, come sempre, i migliori atleti dell'anno in ogni categoria: ve ne presentiamo uno al giorno, in un cammino di avvicinamento che culminerà con la festa di venerdì 18 novembre a Milano. Oggi è la volta di Marco Villa, votato miglior tecnico della stagione.
Per il terzo anno consecutivo l'Oscar tuttoBICI Gp Fondazione Iseni y Nervi come miglior tecnico italiano dell'anno finirà tra le mani di Marco Villa. Il CT della pista premiato sia dai lettori di tuttobiciweb che dalla giuria di qualità venerdì prossimo riceverà questo riconoscimento che lo inorgoglisce ma lo fa anche arrossire un po'.
Hai ottenuto praticamente il 50% dei voti, mentre gli altri pretendenti (Fabio Baldato, Davide Bramati, Dario David Cioni e Valerio Piva) si sono spartiti l'altra metà delle preferenze. Che effetto ti fa questa vittoria netta?
«Mi fa piacere perchè sono stato paragonato a quelli che ritengo dei direttori sportivi di altissimo livello. Quasi mi dispiace averli battuti, dovessi esprimere un giudizio io sinceramente voterei per loro. Mentre loro lavorano in un team, io faccio parte della Nazionale quindi svolgo un'attività un po' diversa. Devo scegliere i corridori migliori a disposizione e, operassi anche io su strada, avrei più materiale da cui attingere, invece negli anni mi sono dovuto costruire una metodologia, un sistema, una specializzazione e un gruppo con il quale condivido questo Oscar. Il merito dei risultati ottenuti è degli atleti così come di tutto lo staff della struttura tecnica che lavora 360 giorni l'anno e mi aiuta a gestire un movimento che ci sta regalando sempre più soddisfazioni».
Se dovessi definire con una parola sola il 2022?
«È stato un anno strano per essere quello post Olimpiadi, dopo Rio2016 abbiamo avuto due stagioni per sistemare ciò che non andava e impostare il lavoro in vista di Tokyo2020, invece tra pochi mesi parte una qualifica più ristretta e concentrata rispetto al passato, nella quale non saranno ammessi errori. In campo maschile abbiamo già svolto prove e controprove, inserendo dei giovani validi, in quello femminile che ho ereditato in ottima salute ho avuto bisogno di un po' di tempo per conoscere le ragazze, le loro squadre, chi le gestisce e assieme allo staff capire come allenarle e distribuire i vari impegni. Direi che non siamo partiti male, abbiamo sbagliato poco. Oltre alle 5 che hanno vestito la maglia iridata nell'inseguimento a squadre ne abbiamo altre 3-4 che possono senza dubbio competere a quel livello».
Momento top e flop della stagione?
«Ogni medaglia ha lo stesso peso, non voglio fare distinzioni di specialità né di genere. Sono tutte belle e rappresentano un buon punto di partenza per Parigi. Sono felice di come Ivan Quaranta stia rilanciando il settore veloce e di come in generale stiamo lavorando. La debacle del quartetto maschile all'europeo di Monaco è forse la gara verso la quale viene più facile puntare il dito ma quando parti da un punto altissimo è un attimo far peggio. È stata una prestazione da non ripetere ma dobbiamo trarne il lato positivo, vale a dire la lezione dell'esperienza. Capiti gli errori commessi, non li ripeteremo. Meglio un giro a vuoto quest'anno che nel prossimo, nel quale ci aspettano il Campionato Europeo di Grenchen, 3 Coppe del Mondo e il Mondiale di Glasgow. 5 prove nelle quali ci giocheremo la qualifica olimpica».
A chi dedichi l'Oscar che riceverai venerdì sera?
«Come i precedenti alla mia famiglia. A mia moglie Luisa e ai nostri ragazzi Davide, Gianluca e Riccardo. Sono le persone a me più care e quelle a cui il mio lavoro ruba più tempo. Sono abituate perchè anche da corridore avevo tanti impegni, pensieri, preoccupazioni. La vita del tecnico non è diversa, anzi. Mentre gli atleti erano in vacanza io e il resto dello staff abbiamo lavorato per programmare la ripresa. L'8 febbraio abbiamo già in calendario i Campionati Europei che danno punti per la qualifica olimpica quindi dovremo farci trovare pronti. Non c'è tempo da perdere, ma un brindisi alla Notte degli Oscar penso proprio che ce lo meritiamo».
ALBO D'ORO OSCAR TUTTOBICI MIGLIOR DIRETTORE SPORTIVO
2009 Valerio Piva
2010 Stefano Zanatta
2011 Roberto Reverberi
2012 Luca Scinto
2013 Giuseppe Martinelli
2014 Giuseppe Martinelli
2015 Stefano Zanini
2016 Davide Bramati
2017 Paolo Slongo
2018 Giovanni Ellena
2019 Davide Bramati
2020 Marco Villa
2021 Marco Villa
2022 Marco VILLA
GIA' PUBBLICATI
ESORDIENTI 1° ANNO. CESARE CASTELLANI, UN'ALTRA PERLA DELLA CICLI FIORIN
DONNE ESORDIENTI. MATILDE ROSSIGNOLI, LA FIGLIA D'ARTE CHE SOGNA LA FRECCIA VALLONE
ESORDIENTI II° ANNO. BRANDON FEDRIZZI E IL SOGNO DEL TOUR
ALLIEVI. ENEA SAMBINELLO: «HO UNA FOTO CON NIBALI, MA SPERO DI DIVENTARE COME VINGEGAARD»
ALLIEVE. CHANTAL PEGOLO. «VORREI PIU' SALITE NELLE NOSTRE GARE...»
JUNIORES. MATTEO SCALCO: «STAGIONE INDIMENTICABILE, E ORA LA BARDIANI!»
DONNE JUNIORES. ELEONORA CIABOCCO FA TRIS E SI PREPARA AL SALTO COL TEAM DSM
UNDER 23. NICOLÒ BURATTI: «NON MI ASPETTAVO UNA STAGIONE DEL GENERE. PROFESSIONISMO? ASPETTO...»
ELITE. FRANCESCO DI FELICE: «ANNO IMPORTANTE, MA NESSUNO MI HA CHIAMATO»