La stagione dei grandi appuntamenti ciclistici su strada è conclusa ma gli atleti e le atlete sanno regalarci sempre storie emozionanti, anche lontano dalla bicicletta. Protagonista dell’avventura che vi stiamo per raccontare è Sheyla Gutiérrez, velocista del Team Movistar che in squadra è soprannomina “La Leona”.
La 28enne, che ad inizio di settembre ha colto due splendide vittorie consecutive al Tour Cycliste Féminin International de l'Ardèche, un paio di settimane dopo aver concluso la propria stagione al Tour de Tour de Romandie si è lanciata in una sfida che l’ha portata a partecipare a “HimELAya – Grito de Vida”, una spedizione solidale organizzata per sensibilizzare sull’importanza della lotta alla Sclerosi Laterale Amiotrofica il cui protagonista principale è stato Miguel Ángel Roldán, primo uomo affetto da SLA a raggiungere il campo base dell’Everest. (5364 metri slm)
La ciclista spagnola, coinvolta poco più di un anno fa di una brutta caduta durante La Classique Morbihan, ha documentato la propria marcia verso il campo base dell’Everest con alcuni post «Ad un anno dalla mia caduta festeggio con un bel viaggio insieme a Mikel e alla sua forza. Cercheremo di raggiungere il campo base dell’Everest» ha scritto Gutiérrez prima di partire.
Questo, invece, il commento di Sheyla a traguardo raggiunto: «Mikel ce l'ha fatta! Sono stati giorni di grande fatica per lui, ma di una lotta senza limiti e senza resa. Abbiamo imparato molte cose da lui. L'emozione e le lacrime di soddisfazione per ogni tappa completata, non sono paragonabili a niente; vedere i sogni di una persona diventare realtà e gioire per ogni momento vissuto è indescrivibile. Questa è una delle esperienze migliori della mia vita»
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