Partiamo dal presupposto che norme e leggi vanno rispettate, è una regola del vivere civile. Ma ci sono norme e leggi che sono molto difficili da accettare e che, quando applicate, rischiano di far cadere il legislatore nel ridicolo.
Prendete la più forte ciclista del mondo, Annemiek Van Vleuten, che ieri ha firmato un numero straordinario e ha conquistato per la seocnda volta in carriera il titolo mondiale. Bene, nella serata australiana ha avuto la notizia che le è stata comminata una multa di 200 franchi svizzeri perché i calzini che ha indossato in gara non erano conformi alle norme.
Il regolamento UCI recita: "Calze e soprascarpe usate in competizione non possono superare l'altezza definita dalla metà della distanza tra il centro del malleolo laterale e il centro della testa del perone". E i giudici solerti hanno applicato la norma alla lettera anche se ci piacerebbe sapere se a fine gara abbiano provveduto alla misurazione di persona oppure si sono affidati ai rilevamenti visivi in corsa o fotografici.
Annemiek se ne farà una ragione, anche perché ora ha un motivo in più per essere ricordata nella storia: è riuscita a laurearsi campionessa del mondo con il calzino irriverente.
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