In cima ad una soleggiata Toussuire, dove Vincenzo Nibali vinse in solitaria al Tour de France 2015, l’Italia sta cominciando a scoprire i suoi scalatori del futuro. Dopo aver convinto sul Col de la Madeleine, Davide Piganzoli e Alessandro Fancellu hanno risposto bene anche sui quasi 17 km al 7% della salita alpina, terminando rispettivamente al 4° e al 5° posto di tappa, vinta da un ormai sempre più imprendibile Cian Uijtdebroecks.
Il duo della Eolo-Kometa si presenta all’ultima tappa del Tour de l’Avenir 2022, con scalata del Col de l’Iseran e arrivo a Villaroger, con la convinzione di poter lottare per il podio e per, magari, una doppia Top 5. Piganzoli è attualmente 4° in classifica generale, a 30” dal terzo posto occupato dal tedesco Michel Hessman, oggi apparso più appesantito, ma con 24” da gestire sull’irlandese Archie Ryan, molto brillante oggi e unico a reggere il ritmo di Uijtdebroecks.
«Purtroppo, non sono riuscito a seguire i primi 3, ho pagato un po' l'accelerazione, sono rimasto a 20" e poi nel finale ho ceduto qualche altro metro - ammette il classe 2002 di Morbegno a proposito della tappa odierna -. Le fatiche di ieri si sono fatte sentire e inoltre abbiamo fatto il Col de la Madeleine a tutto gas, arrivando in cima in 20 corridori. Non c'è molto controllo, appena inizia la salita finale, chi ha gambe, prova a fare la differenza, e a quel punto bisogna solo pensare ad arrivare in cima nel più breve tempo possibile. Per il momento va bene così, si decide tutto domani, può succedere qualsiasi cosa. Chi è un po' più indietro in classifica potrebbe provare a muovere la corsa da lontano, poi anche la discesa dell'Iseran sarà sicuramente fondamentale. Noi siamo solo 3 in squadra, dovremo stare attenti, cercare di stare davanti e giocarcela fino alla fine».
Fancellu, invece, è 6° in generale, a poco più di un minuto dalla Top 5 ma con due minuti e mezzo di margine dal 7° posto. Il comasco, però, è arrivato al traguardo un po’ rabbuiato: «Speravo di fare qualcosa di meglio, d'altronde quando sei lì davanti punti sempre almeno al podio – ammette -. Puntavo a recuperare qualche posizione in classifica generale, ma oggi questo era ciò che avevo. Credo che anche domani vedremo grandi distacchi, siamo tutti piuttosto stanchi, basti vedere oggi appena cominciata La Toussuire, il gruppo si è subito sgretolato e ognuno si è ritrovato a fare il suo ritmo. Siamo lì davanti, il che è molto positivo, vediamo cosa vien fuori domani».
La buona notizia di giornata è che l’Italia, nonostante sia rimasta con soli 3 effettivi, ha scalzato Francia e Germania nella classifica a squadre ed è ora al comando della speciale graduatoria. Questo grazie anche all’ottima prestazione di Lorenzo Milesi, che ha chiuso 12° in cima a La Toussuire: «Siamo rimasti solo in 3 ma ci stiamo difendendo bene - ha detto Milesi -. In cima al Col de la Madeleine eravamo 20 corridori e noi c'eravamo tutti, poi all'inizio della salita finale sono saltato, ma queste non sono le mie pendenze, preferisco le salite da fare con rapporto lungo. Ho tenuto duro perché stiamo lottando per la classifica a squadre che si calcola sui primi 3: domani secondo me possiamo ancora sperare di fare qualcosa di buono».
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