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Festa grande per la Colombia che grazie a Santiago Buitrago ha conquistato la tappa numero 17 del Giro d’Italia. Buitrago è un corridore da record, perché ad appena 22 anni è il più giovane ciclista colombiano ad aver vinto una tappa alla corsa rosa e ora, il suo nome si aggiunge a quello degli altri 16 corridori colombiani che per primi hanno tagliato il traguardo in una frazione del Giro. «Sono molto emozionato, veramente molto emozionato – ha detto Buitrago nelle prime dichiarazioni dopo la vittoria –. Questa vittoria è per me, per tutta la mia famiglia che per me è molto importante e per la mia squadra che ha voluto credere in me».
Santiago Buitrago è nato a Bogotà e in bici ha iniziato a correre quando aveva 11 anni, grazie alla fondazione creata da Esteban Chavez, che permette a molti giovani colombiani di poter correre in bici e cambiare il proprio futuro grazie allo sport.
«E’ incredibile per me tutto questo, perché è il mio primo Giro d’Italia e alla mia prima partecipazione ho vinto una tappa. Sono felice e molto soddisfatto per quello che ho fatto».
Il corridore della Bahrain Victorious aveva fatto il suo esordio in un grande giro nel 2020, quando a 21 anni appena compiuti prese parte alla Vuelta di Spagna, che a causa del Covid, si disputò a fine ottobre. « È stato difficile per me oggi, soprattutto dopo che sono caduto all'inizio della fuga. Sognavo una vittoria in questa corsa, soprattutto dopo la tappa di Cogne quando sono arrivato secondo».
Buitrago è giovane ma ha già fatto vedere il suo valore, quando a inizio stagione ha conquistato una tappa al Saudi Tour, terminando la corsa con un secondo posto nella classifica generale.
Il giovane colombiano alla corsa rosa era venuto per fare esperienza ed essere di aiuto a Mikel Landa, ma con la vittoria di oggi potrà presto vestire i gradi di capitano in una corsa importante. «Siamo venuti al Giro con Landa con l'obiettivo di lottare per la classifica generale. Mikel è in buona forma e sono riuscito ad aiutarlo ieri. Lui sa cosa significa la vittoria di oggi per me e ci darà morale e fiducia per le tappe che ci rimangono fino a Verona. Ho vinto una tappa in questa corsa, ma penso che sia presto per me pensare di indossare la maglia rosa un giorno. Sono decisioni che prenderemo con la squadra».
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