Tra i corridori più attesi di questo Giro c’è l’eritreo Biniam Girmay che, con i colori della Intermarché-Wanty-Gobert, è pronto a mettersi alla prova con la corsa rosa. Girmay nella sua Asmara, dopo il trionfo alla Gent-Wevelgem è stato accolto con un eroe, ma durante la conferenza stampa a Budapest ha spiegato che in Eritrea sono molto più famosi i grandi giri che le corse di un giorno.
«Dopo la mia vittoria alla Gent-Wevelgem sono stato accolto come un re, ma in Eritrea hanno maggiore importanza i grandi giri e se dovessi vincere una tappa qui, penso che la gente nella mia terra impazzirebbe».
Per Girmay i festeggiamenti sono stati tanti ma ha voluto precisare che da loro si balla e si canta e che non c’è uso di alcol. Il giovane della Intermarché-Wanty-Gobert, vuole fare bene alla corsa rosa e per farlo si è allenato per tre settimane in altitudine a più di 2.400 metri. «Nella mia preparazione sono anche sceso al livello del mare e alcune volte per allenarmi nella velocità ho fatto dietro moto».
Il corridore dell’Eritrea è giovanissimo e a soli 22 anni, ha conquistato un argento ai mondiali under23 e quest’anno ha vinto una Classica in Belgio. Adesso per lui le cose si fanno serie veramente, perché una corsa di 3 settimane è tutt’altra cosa rispetto alla corsa di un giorno.
«Questa corsa per me è veramente importante e a casa si aspettano grandi cose. Tutti in Eritrea sperano che io diventi il primo corridore eritreo a vincere una tappa in un grande giro. Non sarà facile, dovrò competere contro grandi campioni come Mathieu van der Poel, solo per fare un nome, ma mi sento bene almeno quanto alla vigilia della Gent-Wevelgem. Posso dire che farò tutto quello che posso per raggiungere il miglior risultato».
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