Il 7 febbraio 2010 un terribile incidente ci portava via Franco Ballerini durante il Rally Ronde di Larciano, mentre faceva da navigatore al pilota toscano Alessandro Ciardi. L'auto su cui i due viaggiavano, una Renault New Clio Sport R3, si schiantò violentemente contro un muro in località Case al Vento, nel Comune di Serravalle Pistoiese. Dopo 12 anni riviviamo la sua carriera ciclistica e da commissario tecnico della nazionale.
La sua vittoria più schiacciante: la Parigi-Roubaix 1998. Era il 12 aprile, il giorno di Pasqua: Franco Ballerini, fiorentino adottato da Casalguidi (dove ha oltretutto conosciuto sua moglie Sabrina) e Cantagrillo, fora a pochi chilometri dall’inizio. Sembra l’inizio di un calvario, invece si rivelerà il punto di svolta di quell’edizione. Il “Ballero” recupera il gruppo principale e a 62 chilometri dall’arrivo attacca e recupera i fuggitivi. Dopo altri 17 chilometri rimane solo, fino al velodromo di Roubaix. Domina con quattro minuti e mezzo di distacco sul secondo classificato, Andrea Tafi (che vincerà la corsa l’anno successivo). Era dai tempi di Merckx che non si vedevano distacchi così ampi.
E per Franco non era la prima volta, ma la seconda. Sui pavé francesi infatti aveva trionfato anche tre anni prima. Franco Ballerini, a causa di problemi di allergia, non ha mai potuto puntare sui grandi Giri. Ha sempre limitato il proprio raggio d’azione alle classiche di primavera e la Roubaix, fin dal suo esordio nel 1989, lo fece innamorare come nessun’altra. Nel 1993 aveva già compiuto un capolavoro, ma il francese Duclos-Lassalle in volata gli tolse la prima gioia. «Dante era fiorentino come me, ma nemmeno lui avrebbe mai potuto inventare un girone infernale come questo velodromo. Ero certo al 100% della vittoria…». Commentò così quella delusione.
Ad agosto 2001, pochi mesi dopo l'abbandono delle competizioni, gli fu affidata la nazionale di ciclismo su strada, che guidò alla vittoria in quattro campionati mondiali (con Mario Cipollini 2002, Paolo Bettini 2006 e 2007, Alessandro Ballan 2008 ultimo italiano che ha vinto l’iride) e alla prova in linea ai giochi olimpici del 2004, di nuovo con Paolo Bettini.
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