NEWS | 04/11/2021 | 09:00
In questo ultimo e complicato anno e mezzo abbiamo imparato quanto sia utile il valore della solidarietà, quanto sia bello trovarsi insieme all'aria aperta e quanto soprattutto sia importante il finanziamento alla ricerca scientifica, strumento grazie al quale combattere tante malattie che l'uomo non ha ancora vinto definitivamente. E quindi davvero non ha sorpreso il grande successo della PittaRosso Pink Parade 2021, la ormai tradizionale camminata ottobrina che PittaRosso, azienda leader nella vendita di calzature e accessori per tutta la famiglia, organizza dal 2014 per raccogliere fondi a favore di Fondazione Umberto Veronesi e il suo progetto Pink is good, con il quale si impegna a sostenere la ricerca scientifica contro i tumori femminili e a sensibilizzare le donne sull’importanza della prevenzione contro queste patologie.
Eppure il risultato dell'evento tenutosi il 3 ottobre scorso, con inedita "doppia anima" (da una parte il grande appuntamento con la partecipazione di iscritti dislocati lungo tutta l’Italia, come l'anno scorso, ma dall'altra riflettori puntati a Milano) è davvero ragguardevole. Ieri, 3 novembre, alle 18,30, l'amministratore delegato di PittaRosso, Marcello Pace, si è recato alla sede di Fondazione Umberto Veronesi per consegnare ufficialmente al presidente di quest'ultima, Paolo Veronesi, un assegno gigante... non solo nelle dimensioni! Il totale dei fondi raccolti è di grande rilievo: 624.553 euro, una somma davvero considerevole, che si va aggiungere a quelle già ottenute in passato. Questo importante traguardo è il risultato, oltre che delle iscrizioni all’evento, anche delle donazioni raccolte nei punti vendita della rete PittaRosso nei quattro mesi precedenti e dei contributi delle aziende partner sostenitrici; un’attività che ha coinvolto tutto il personale impegnato in prima persona a veicolare ai clienti il messaggio di quanto sia importante il sostegno alla ricerca scientifica d’eccellenza. Grazie all’importante risultato di quest’anno, il totale dei fondi raccolti da PittaRosso negli 8 anni di vita del progetto PittaRosso Pink Parade a sostegno della ricerca scientifica sui tumori femminili, ammonta ad oggi a quasi 5 milioni di euro.
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Il ricavato verrà interamente devoluto a Fondazione Umberto Veronesi che da tempo, con il progetto Pink is good, finanzia medici e ricercatori che hanno deciso di dedicare la propria vita allo studio e alla cura del tumore al seno, utero e ovaio. Dalla sua nascita Fondazione ha sostenuto 224 eccellenti ricercatori impegnati contro queste patologie e allo stesso tempo finanzia progetti di ricerca di altissimo profilo, come lo Studio P.I.N.K.: il progetto di ricerca nazionale dedicato alla diagnostica oncologica e alla medicina personalizzata per avvicinare sempre più al 100% la quota di donne che superano il tumore al seno. Nello specifico il progetto nasce per indagare le migliori forme di esame per il tumore al seno (mammografia, ecografia, tomosintesi o una loro combinazione) personalizzandole in base alle caratteristiche di ogni donna e al profilo di rischio, tenendo conto dei parametri clinici di famigliarità e stile di vita.
«Siamo davvero lieti di aver potuto contribuire anche quest'anno a una causa tanto importante, attraverso la PittaRosso Pink Parade - ha dichiarato Marcello Pace, ceo di PittaRosso - Come sempre lo sforzo organizzativo è stato enorme, il lavoro intenso: ma è un impegno che portiamo avanti volentieri, col sorriso, perché sappiamo quanto sia fondamentale contribuire alla ricerca scientifica, e alla fine, quando arrivano questi risultati, capiamo che davvero ne è valsa la pena».
«La pandemia ci ha lasciato come eredità positiva la consapevolezza di quanto sia fondamentale la ricerca scientifica per la salute di tutti noi. Grazie a questa nuova edizione della PittaRosso Pink Parade è stato possibile non solo raccogliere fondi per continuare a finanziare la ricerca scientifica d’eccellenza contro i tumori femminili, ma soprattutto sensibilizzare sempre più donne circa l’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce perché individuare tempestivamente i tumori permette di curarli in modo meno invasivo e ridurre la mortalità» - ha affermato Paolo Veronesi, Presidente di Fondazione Umberto Veronesi.
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