Si conclude oggi uno stupendo Tour de France che incorona un giovanissimo campione che si è confermato in maglia gialla. Gli azzurri impegnati alla Grande Boucle erano pochi ma si sono fatti valere andando in fuga, lottando per la top ten e lavorando per i propri capitani. Mentre applaudiamo Tadej Pogacar sugli Champs-Élysées parte della squadra azzurra è già in volo verso il Giappone dove settimana prossima inizieranno i Giochi Olimpici più attesi di sempre.
«Complimenti a tutti i ragazzi, che ancora una volta hanno dimostrato grande professionalità, così come le colleghe che hanno portato a termine il Giro d'Italia Donne nei giorni scorsi. Sono profondamente dispiaciuto e deluso dai sospetti che sono circolati ultimamente nei confronti delle squadre che meglio hanno figurato in Francia, il ciclismo è lo sport più controllato in assoluto e merita rispetto. Se si ha la certezza che qualcuno bari bisogna denunciare, gettare fango senza prove crea solo un danno a tutto il movimento. In una stagione ricchissima di impegni come quella che stiamo vivendo, gli atleti e le atlete che rappresentano il vertice del nostro movimento si stanno sacrificando e impegnando come non mai per farsi onore e tenere alta la nostra bandiera quindi massima stima per ognuno di loro» commenta il presidente dell'Associazione Corridori Ciclisti Professionisti Italiani Cristian Salvato, che non vede l'ora di tifare i suoi ragazzi e le sue ragazze farsi valere nelle varie discipline della rassegna a cinque cerchi.
«È un orgoglio infinito che a “uno di noi”, un amico fraterno come Elia Viviani sia stato affidato un ruolo tanto prestigioso, per l'atleta e l'uomo che è merita di essere il primo ciclista portabandiera della storia. L’azzurro è sempre stato il mio colore preferito, non c’è maglia più bella al mondo di quella dell'Italia, sono sicuro che a Tokyo2020 tutti i nostri atleti dimostreranno una volta di più di essere la Squadra di cui tutto il Paese deve essere orgoglioso».
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