GIRO D'ITALIA 2021, COPELAND: «YATES DARÀ SPETTACOLO E NON FAREMO L'ERRORE DI TRE ANNI FA»

INTERVISTA | 04/05/2021 | 12:50
di Carlo Malvestio

In casa BikeExchange scalpitano: con un Simon Yates così si può vincere il Giro d’Italia 2021. Lo sa bene il General Manager della formazione australiana, Brent Copeland, che insieme allo staff sta completando gli ultimi preparativi prima di fare rotta su Torino, da dove partirà sabato la Corsa Rosa. Gli 8 corridori selezionati si sono già riuniti, ieri hanno fatto la ricognizione dell’insidiosa tappa delle strade bianche di Montalcino e stasera arriveranno nel capoluogo piemontese.


L’anno scorso il Giro dell’allora Mitchelton-Scott durò appena nove tappe, prima che la positività al covid di Yates e di alcuni membri dello staff costringesse tutta la squadra ad andare a casa. Proprio per questo, la voglia di rivalsa di Copeland e la sua squadra è ovviamente molta.


Brent, come si sta avvicinando al Giro il Team BikeExchange?

«C'è un bell'ambiente, con la giusta tensione che deve esserci prima di un Grande Giro. Siamo ottimisti, anche se c'è un po' di preoccupazione per il covid che già l'anno scorso ci aveva tagliato le gambe. Simon sta benissimo, come l'anno scorso d'altronde, ma se un membro della squadra viene trovato positivo dobbiamo andare tutti a casa. Con lo staff medico stiamo studiando una bolla ancora più stretta; speriamo di esserci giocati il malus l'anno scorso e che la sfortuna quest’anno ci lasci in pace».

Quanta carica vi ha dato il dominio di Simon Yates al Tour of the Alps?

«La vittoria al TotA ci ha dato tanto morale, ma non dobbiamo dimenticare che lì non c'erano tutti gli avversari, come Egan Bernal, Mikel Landa o Joao Almeida, quindi dovremo vedere come siamo rispetto a questi rivali».

Ma vi aspettavate Simon già così in forma?

«Ce lo aspettavamo già così forte perché è il suo modo di prepararsi; l'anno scorso andò fortissimo alla Tirreno-Adriatico prima del Giro e quest'anno ha voluto fare lo stesso avvicinamento. Riesce a tenere la condizione per molto tempo, come d'altronde tantissimi corridori al giorno d'oggi. Basta vedere Tom Pidcock, che ha appena vinto una gara in MTB, dopo aver fatto benissimo su strada e nel ciclocross questo inverno. La preparazione è cambiata ed è incredibile come questi ragazzi riescano a tenere il picco per così tanto tempo».

Abbiamo ancora negli occhi il Giro 2018 di Simon, lo spettacolo dei primi 16 giorni e il crollo nelle ultime tappe…

«Tre anni fa io non ero in squadra, ma mi hanno spiegato che nel 2018 avevano fatto in modo che Simon andasse molto forte nella prima parte di gara per poi difendersi nella crono di Rovereto da Tom Dumoulin, in cui andò molto meglio del previsto. Così facendo, però, si ritrovò completamente vuoto nelle ultime tre tappe. Dobbiamo imparare dagli sbagli commessi e fare in modo che non si ripetano più, i preparatori ne hanno tenuto conto».

Anche la squadra sembra molto solida.

«Sì, con Tanel Kangert, Mikel Nieve e Nick Schultz ci faremo valere nelle grandi tappe di montagne. Simon ha tutto quello che gli serve per fare un gran Giro».

Si può dire che la Corsa Rosa sia l’obiettivo numero uno della vostra stagione?

«Sì, non lo abbiamo mai nascosto. Simon ama il Giro e dopo la beffa di tre anni fa è voluto tornare l'anno scorso, in cui il covid si è messo di traverso, e lo farà anche quest'anno con l'obiettivo di dare spettacolo».

Il ricordo personale più bello del Giro d’Italia?

«Ne ho fatti tanti. Negli ultimi anni ricordo con piacere la vittoria di Vincenzo Nibali in maglia Bahrain a Bormio, battendo Landa in volata, e il terzo posto finale. Era il primo anno di una squadra tirata su dal nulla e il Giro era il grande obiettivo».

Che curi la classifica o meno, Nibali quest’anno sarà un avversario.

«Nibali è un corridore in grado di regalare tante emozioni, serio, che lascia tutto sulla strada. Correre il Giro con lui era spettacolare. Vediamo se quest’anno sarà un avversario per la generale...».

Ha lavorato con tanti corridori che ora sono rivali. È importante conoscere gli avversari?

«Sicuramente è un vantaggio, perché sai come potrebbero reagire in determinate situazioni, però ogni corsa è diversa e ci sono talmente tante variabili che rendono qualsiasi analisi complicata. E poi sono dei campioni, e lo sono anche perché sono imprevedibili».

Un bilancio della prima parte di stagione?

«Bilancio abbastanza positivo, Michael Matthews ha ottenuto qualche buon piazzamento sia sul pavé che sulle Ardenne. Purtroppo, non siamo mai riusciti a salire sul podio, ma c'è da dire che di fronte si è trovato una serie di corridori che sono in stato di grazia e condizionano ogni corsa a cui prendono parte».

Van Aert e Van der Poel nelle classiche, Pogačar e Roglič nelle corse a tappe. Ormai si parte quasi sempre battuti…

«Noi, così come le altre squadre che non hanno questi corridori, cerchiamo di studiare sempre qualche tattica per batterli, ma alla fine parlano le gambe e questi atleti sono semplicemente fenomenali. Però sappiamo che il lavoro paga e i risultati arrivano e arriveranno».

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Michael Hubner ci ha lasciato. Il gigante tedesco della pista, pluricampione del mondo, si è spento oggi all'età di 65 anni. Nato a Karl-Marx-Stadt, allora nella Germania Est, l'8 aprile 1959, è stato sette volte iridato e sarà ricordato per...


«Ragazzi, ho visto passare Pogacar...». «Ma va, chissà cosa ti sei bevuto dalla borraccia...». «Guarda qua, gli ho fatto anche la foto...». Il dialogo, lo ammettiamo, è inventato, ma non è così poi ricco di fantasia. Anche perché non capita...


Il Team Novo Nordisk, prima squadra di ciclismo professionistico al mondo interamente composta da corridori che soffrono di diabete, ha annunciato oggi il suo roster per la prossima stagione: cinque le novità per il 2025 con l'ingresso di giovani talenti...


Il calendario femminile del 2025 si arricchisce di una nuova corsa, che consentirà alle squadre di poter guadagnare un numero maggiore di punti UCI. Si tratta della Schwalbe Women's One-Day Classic, che si correrà il prossimo 26 gennaio ed è...


Con le ultime gare disputate da Lorenzo Nespoli in Cina, si è ufficialmente chiusa la stagione 2024 del team MBH Colpack Ballan CSB. I numeri dicono che la formazione italo-ungherese è riuscita a ottenere 18 successi, 14 secondi posti e 12 terzi. Un...


Il nuovo dispositivo Bryton Rider S510 nasce direttamente dagli standard di eccellenza della Serie S e si tratta di un dispositivo ricco di funzionalità e davvero molto semplice da usare. È uno strumento progettato sia per i professionisti che per i...


Ha compiuto 48 anni lo scorso 29 settembre, è passato professionista nel secolo scorso - era il 1998, maglia della Kelme-Costa Blanca - e apre la stagione 2025 dell'Uci con una vittoria. Oscar Sevilla continua a divertirsi in sella alla...


Sapere quanto guadagna un calciatore o un tennista non è molto difficile perché i dettagli delle trattative in qualche modo escono dagli studi dei procuratori e delle squadre e spesso ci sono conferenze stampa quando si parla di grandi nomi....


Martedì scorso, Christophe Impens di Golazo ha presentato l’edizione numero 83 della Sei Giorni di Gand, e oggi nel Kuipke, il velodromo della città fiamminga, inizierà la sfida tra i grandi nomi della pista. Kuipke è un luogo iconico dove...


La quarta edizione di Beking è alle porte e gli organizzatori fanno il punto sul percorso che è stato fatto fino a qui. Il 24 novembre ci sarà un nuovo evento, il quarto di fila, un nuovo modo per divertirsi...


TBRADIO

-

00:00
00:00
SONDAGGIO
OSCAR TUTTOBICI 2024. SCEGLIETE IL MIGLIOR TECNICO ITALIANO DELL'ANNO
Otto candidati, i voti dei lettori saranno conteggiati insieme a quelli di una giuria di addetti ai lavori e giornalisti specializzati





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024