La primavera di Primož Roglič si è conclusa con un tredicesimo posto alla Liegi-Bastogne-Liegi. In un finale infuocato, il vincitore dell'edizione 2020 non è riuscito a rimanere con il gruppetto dei migliori, che a gran velocità si è diretto verso il traguardo. La vittoria rimane ancora in casa della Slovenia, grazie a Pogacar, che nella volata è riuscito a rimontare Alaphilippe e a tagliare per primo il traguardo.
«Non avevo le gambe migliori e quindi non ho potuto seguire i cinque che hanno attaccato» ha detto Roglič al termine della Doyenne. «Per me è stato troppo lento l'inizio e troppo veloce il finale».
La Liegi-Bastogne-Liegi si è mostrata una corsa straordinaria, dove a lottare per la vittoria c’erano tutti i corridori più forti. «La corsa all'inizio è stata un po’ lenta a causa del vento contrario. Nel finale siamo andati a tutto gas, ma non avevo le gambe migliori e quindi non potevo competere con chi era più forte di me in quel momento». Roglič ha fatto parte del gruppo di inseguitori, arrivando nove secondi dopo il suo connazionale e successore Tadej Pogačar. «È difficile trarre delle conclusioni - ha detto il leader dalla Jumbo-Visma. - Cerco sempre di fare del mio meglio. A volte vinci e altre volte no, il ciclismo e le gare sono sempre così».
Ora Roglič non gareggerà più fino al prossimo Tour de France. Lo sloveno si prenderà un periodo di riposo e poi si concentrerà sulla Grande Boucle, dove vuole ottenere la vittoria finale. «Sono felice della mia primavera. Quando guardo i risultati, posso dire di essere stato sempre presente. Ho sempre corso per conquistare la vittoria. Adesso mi merito un po’ di riposo. Prima mi riposo e poi vado a prepararmi in quota. Questo è il programma che seguirò».