Le Ardenne sono arrivate e la Freccia Vallone oggi con il suo Muro di Huy sceglierà il suo vincitore. Julian Alaphilippe, potrebbe diventare il sesto corridore della storia della corsa a trionfare con la maglia di campione del mondo, il francese non è molto convinto, ma vorrebbe diventare come i suoi predecessori: Ferdi Kübler (1952), Rik Van Steenbergen (1958), Eddy Merckx (1972), Claude Criquielion (1985) e Cadel Evans (2010) che hanno già vinto con la maglia arcobaleno. Il muro di Huy ha un significato speciale per Alaphilippe. è su questa salita che ha ottenuto le sue prime grandi vittorie.
«Questo arrivo fa parte della storia del ciclismo - aveva detto Alaphilippe lunedì -, difficile, mitico, anche complicato da leggere. Devi dosare le tue forze, anche la posizione è decisiva. Certo che mi piace venire qui. Ma non so se avrò le gambe per vincere».
Ma se il francese appare incerto, c’è lo sloveno Primoz Roglic che parte da grande favorito. Pochi giorni fa aveva detto che il Muro di Huy era molto difficile, ma sicuramente meno impegnativo delle salite che ha affrontato ai Paesi Baschi, dove ha vinto superando il suo giovane connazionale Pogacar. Senza dubbio la Jumbo-Visma sarà la squadra da battere, perché oltre ad avere Primoz Roglic come capitano potrà contare su un gruppo di corridori forti.
Ancora una volta la Jumbo-Visma dovrà fare i conti con la INEOS Grenadiers di Tom Pidcock, che a questo punto non vuole un finale con il fotofinish ma la vittoria certa. Il britannico è arrivato in squadra a febbraio, ma vive già con voracità le corse su strada. All'inizio della stagione è stato terzo alla Kuurne-Bruxelles-Kuurne e a Strade Bianche è arrivato quinto. La sua prima vittoria da professionista è arrivata la scorsa settimana con la Freccia del Brabante, chiudendo davanti a Wout van Aert e Matteo Trentin in una volata a tre.
Tra i giovanissimi favoriti ci sarà anche Tadej Pogačar, che ha vinto la tappa a Ermualde nei Paesi Baschi superando il connazionale Roglic. In questa stagione ha già vinto all'UAE Tour e alla Tirreno-Adriatico, chiudendo al terzo posto la classifica generale ai Paesi Baschi. In squadra con lui c’è anche Marc Hirschi vincitore della Fraccia Vallone del 2020, ma lo svizzero non è ancora al top della forma. Hirschi non è preoccupato ed è convinto che le corse di un giorno si possano facilmente gestire. .
Nell’elenco dei favoriti, non si può tralasciare Alejandro Valverde. Lo spagnolo ha vinto la Freccia Vallone per la prima volta nel 2006 ed è stato poi l’indiscusso dominatore dal 2014 al 2017. Il capitano della Movistar ha dimostrato la sua buona forma nella Amstel Gold Race arrivando quinto e, superata la soglia dei quarant’anni ha ancora voglia di vincere e lo ha dimostrato al GP Miguel Indurain, ma anche in Spagna, dove ai Paesi Baschi è andato bene.
Bene potrebbe fare anche il tedesco della Bora-Hansgrohe Maximillian Schachmann, che ha combattuto per il terzo posto nella Amstel Gold Race ed è stato già quinto sul Muro di Huy nel 2019. Anche Jakob Fuglsang ha dimostrato nell'Amstel Gold Race di stare bene ed ha già tagliato il traguardo della Freccia Vallone al secondo posto due anni fa, alle spalle di Julian Alaphilippe. Tra gli uomini da controllare, c’è anhe Woods che, nonostante si sia dovuto arrendere nei Paesi Baschi a causa di una caduta, ama questa corsa e vuole fare bene.
Ci sono molti corridori che possono sorprendere in questa Freccia Vallone e dovendoli elencare troviamo Benoît Cosnefroy secondo lo scorso anno, che ha visto il suo inizio di stagione interrompersi per problemi al ginocchio, poi Aurélien Paret-Peintre (AG2R Citroën), Wout Poels, Dylan Teuns (Bahrain Victorious), Guillaume Martin, Jesús Herrada (Cofidis), Sergio Higuita (EF Education-Nippo), Tim Wellens e Philippe Gilbert (Lotto Soudal), Michael Matthews (BikeExchange), Sergio Henao (Qhubeka ASSOS) e Bauke Mollema (Trek-Segafredo). Alla fine di questo elenco troviamo Warren Barguil (Arkéa-Samsic) che potrebbe sorprendere proprio sul Muro di Huy.
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