Concluso Il Giro dei Paesi Baschi, Fabio Aru fa il primo bilancio della sua stagone in maglia Qhubeka Assos. «Sono a 23 giorni di gara oltre ad alcune corse di ciclocross all'inizio dell'anno e sono davvero felice di far parte della famiglia Qhubeka ASSOS. È davvero una buona squadra e mi godo ogni momento che trascorro con i miei compagni di squadra e tutto lo staff. La sensazione è davvero, davvero buona».
L'analisi è precisa: «La mia stagione su strada è iniziata al Tour de la Provence, poi ho corso l'Haut Var, la Royal Bernard Drôme Classic, la Parigi-Nizza e infine i Paesi Baschi. Le mie prossime gare saranno Flèche Wallonne e Liegi-Bastogne-Liegi. Il Giro quest'anno non era nel mio programma, ma sicuramente lo seguirò anche per supportare i miei compagni di squadra».
E ancora: «Mi è piaciuta molto ogni singola gara che ho fatto ma so che devo ancora lavorare per trovare la forma perché negli ultimi due anni ho avuto una serie di problemi. Nel 2019 ho subito un intervento chirurgico, ho dovuto fermarmi per tre mesi, poi sono tornato per alcune gare e mi sono fermato dopo 10 giorni della Vuelta a Espana. L'anno scorso ho corso in Colombia e alcune gare ad agosto ma poi mi sono fermato di nuovo dopo una settimana di Tour e ho fatto poco più di 20 giorni di gara; per un professionista non è molto, ecco perché devo lavorare sulla mia forma».
Quindi uno sguardo al futuro: «Mi piace la filosofia della Qhubeka Assos: qui si valuta gara per gara e si stabiliscono gli obiettivi insieme. Il principale è essere al 100%: il mio corpo sta migliorando gara dopo gara ed è per questo che sorrido in biciletta e mi godo ogni momento. Qhubeka ASSOS non è solo un team ma una famiglia, ogni singola persona qui lavora per l'altra, tutti insieme poi collaboriamo per la Qhubeka Charity e i nostri partner».