GAROSIO. «FINALMENTE SERENO, MA LA PRECARIETÀ NON AIUTA NELLA PROFESSIONE»

PROFESSIONISTI | 23/12/2020 | 10:11
di Pietro illarietti

Si è chiuso un anno difficile per Andrea Garosio, scalatore bresciano di Cologne, dal 2021 sarà alla Bardiani CSF Faizanè. Durante la stagione un infortunio alla spalla e il Covid, tanto per non farsi mancare nulla. Due stagioni, quelle precedenti, piuttosto complesse in cui ha convissuto con la precarietà del corridore che deve guadagnarsi il posto per l'anno seguente. Una situazione che non permette ai corridori di vivere nel migliore dei mondi la professione. 


«Più che a rilanciarmi vorrei finalmente dimostrare che sono un buon corridore e magari vincere, gare singole o brevi corse a tappe. - afferma il ciclista - Questi 2 anni così difficili mi hanno insegnato che quando tutto va male si deve trovare la forza di reagire all'insorgere dei problemi. Inoltre più che contare sull'ambiente del ciclismo devi fare affidamento sulla famiglia ed essere focalizzato su nuovi obiettivi. Insomma non si deve smettere di credere in se stessi».


Quali i momento più difficili?

«Lo scorso inverno ho faticato a trovare squadra. Avevo una conferma sulla parola, ma nel Team Bahrain ci sono stati dei cambiamenti e tutto è cambiato. Poi sono ripartito con fiducia alla Vini Zabù, ma dopo aver avuto il Coronavirus ho avuto paura della conseguenze. Non mi sentivo bene e qualcosa non andava, il recupero era diverso. A maggio è stato il momento più duro. Avrei dovuto correre il Giro e invece... Affrontare l'infortunio è stato relativamente più semplice perchè avevo già firmato anche se dovevo guardare gli altri correre ed è sempre difficile».

La tua è una carriera ancora giovane, ma hai già vissuto momenti duri. Cosa ti sentiresti di dire ai giovani che spesso vedono da fuori questo ambiente?

«In questo ciclismo si deve essere sempre al 100% in tutto. Sono anni difficili per noi e per i giovani perchè il livello è sempre più alto e le opportunità minori. Bisogna essere concentrati sulla professione perchè in certi momenti le cose vanno male e si deve essere in grado di reagire

Quali miglioramenti hai apportato con l'esperienza?

«Ho iniziato solo ora a conoscermi. Quindi so cosa mangiare e cosa mi fa male. Ho imparato a non sentirmi obbligato nel sostenere certi allenamenti se sono stanco. Inoltre al mio fianco c'è una persona che mi supporta molto, Marino Rosti, che mi aiuta in un percorso mentale che mi ha cambiato nel concepire e nel vedere le cose. Alcuni sottovalutano questo aspetto, per me è stato invece un percorso importante». 

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
La spettacolare Coppa Italia di Ciclocross, che andrà in scena domani a Seregno, è un vero e proprio evento di grande rilevanza con i migliori giovani in campo nazionale. La quarta edizione del Gran Premio città di Seregno-Memorial Enrico Lainati-Trofeo...


La trentanovenne Eva Lechner ha messo alle spalle la raffica di impegni internazionali dai quali è uscita con il sorriso. La portacolori  dell’Ale Cycling Team al cospetto delle migliori esponenti del ciclocross mondiale, si è piazzata al 45° posto a...


Remco Evenepoel, a causa dei suoi infortuni, ha dovuto imparare a convivere con i lunghi tempi dell’attesa e per lui il 2025 sarà un anno di adattamenti. Il due volte campione olimpico è ancora fermo dopo la caduta in allenamento...


Con un quarto posto nell'Exact Cross a Loenhout, ieri Van Aert ha dimostrato di essere tornato a pedalare ad alto livello e di potersi battere contro i migliori nel ciclocross. Il fiammingo non ha vinto e si è seduto ai...


Vittoria Bussi ci ha ripensato. Vittoria Bussi non ha appeso la bici al chiodo. Vittoria Bussi a 37 anni-quasi-38 ha trovato nel sapore agrodolce di un record non battuto la linfa vitale per riprovarci, per misurarsi con se stessa dentro...


Un progetto che è anche un laboratorio, un’esperienza da condividere, un modo nuovo di intendere il ciclismo e la passione per la bicicletta. Stiamo parlando di Cycling Lab Team 2025: l’idea è di Andrea Zanfrini, ideatore e creatore di Cycling...


Abano Terme, Coppa Mazzuccato per allievi. Novanta chilometri. Un circuito breve, da fare due volte, poi un circuito più lungo. C’è anche una salita, quella del Monte Grande. Pronti, via, foratura. Virginio Pizzali mette i piedi a terra, scende dalla...


Pensateci, l’occasione è perfetta. Ultimo giorno dell’anno, c’è forse qualcosa di meglio che uscire in bicicletta e trovarsi in mezzo a tanti amici che magari sono anche campioni? E allora il «Giro in bici dell’ultimo dell’anno» è quello che fa...


Curioso e studioso, avventuroso e intraprendente, enciclopedico e logorroico, provocatore e invadente, letterariamente onnivoro e giornalisticamente bulimico, egocentrico eppure semplice e generoso, mai sentito lamentarsi né mugugnare, infinito eppure anche lui finito, finito oggi di respirare, di campare, di citare,...


Contro un ostico Laurens Sweeck, il campione del mondo non ha avuto vita facile, ma ha comunque prevalso con un'azione in solitaria iniziata al primo dei sette giri. Così Mathieu Van Der Poel firma la quarta vittoria su quattro gare...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024