Nel ciclismo mondiale, il settore che più di tutti sta risentendo della crisi legata al Covid-19 è quello giovanile, con campionati e corse annullati in tutta Europa. Ma se Francia e Belgio, sono preoccupati per il futuro dei loro giovani, l’Italia va in controtendenza e sta lavorando per far crescere i professionisti di domani.
Questa settimana è arrivata la notizia che un’altra corsa importante è stata annullata in Belgio - si tratta del Tour de Liège -, un appuntamento importante che si va ad aggiungere ad un gruppo già ricco di corse annullate. Anche il ciclocross, già fortemente toccato nelle categorie elite, ha visto una drastica riduzione di corse per i più giovani, dato questo confermato anche da Lorenzo Masciarelli, argento a Tabor lo scorso mese, che per gareggiare verrà in Italia dove la categoria juniores sta correndo. Ed è importante evidenziare il fatto che molte corse non sono annullate per il Covid-19, ma per la mancanza di sponsor.
Per avere conferme di quanto si stia lavorando nel nostro Paese in favore dei giovani, tuttobiciweb contattato Marco Selleri che, con il suo ExtraGiro, ha ridato il via alle corse nostrane lo scorso luglio e con il suo staff ha organizzato i Mondiali di ciclismo a Imola.
«Bisogna costruire, questo è il nostro intento. Anche se un calendario ancora non è stato ufficializzato e messo in piedi, noi stiamo già lavorando».
Marco Selleri ha spiegato che da un punto di vista organizzativo è stato dimostrato che il ciclismo è uno sport che si può adattare alle nuove norme Covid-19, ma che da abbattere c’è il malessere psicologico, causato dalla pandemia.
«C’è ancora una certa inerzia legata al 2020 e questo lo vediamo anche nelle categorie superiori che stanno faticando. Per il mondo giovanile le cose vanno a rilento, nel 2021 non ci aspettiamo un anno ricco come il 2019, ma cerchiamo di andare avanti in modo costruttivo e penso che ci siano buone prospettive per farlo».
Senza dubbio i fondi sono di meno, bisogna fare economia ed è necessario organizzarsi in modo diverso, ma la voglia di andare avanti di certo non manca.
«Per quanto riguarda le nostre gare, Il Giro di Romagna lo scorso anno è stato spostato più volte e adesso lo abbiamo messo in calendario dal 22 al 25 aprile. Dopo un anno di pausa abbiamo ripreso anche “Strade bianche di Romagna” per under23 ed elite da mettere in calendario per il 20 aprile e quindi avere un collegamento proprio con il Giro di Romagna».
Selleri però vuole guardare ancora più lontano e inserire altre gare nello stesso periodo, dando l’opportunità ai corridori di rimanere in zona e correre. «L’idea poi sarebbe quella di generare altre due gara il 17 e il 18 aprile: in questo modo la Romagna offrirebbe una settimana intera di gare».
Andando al Giro d’Italia Under23, Selleri non vuole sbilanciarsi ma spiega che si sta già muovendo per confermare la corsa anche nel 2021. «Ci stiamo lavorando, abbiamo delle buone prospettive e sensazioni, avendo poi fatto delle cose buone la strada è un po’ agevolata. La nostra intenzione è quella di fare ancora un Giro d’Italia di 10 tappe e stiamo cercando di costruirlo».
Puntare sui giovani per ExtraGiro è la scelta vincente e per questo nella loro agenda potrebbe essere inserito un altro evento in luglio, in qualche modo legato alla ripartenza del luglio 2020. «Un altro dei nostri obiettivi sarebbe quello di fare un nuovo ExtraGiro WarmUp sullo stesso modello di quello che abbiamo già fatto e ripresentarlo in luglio, ma questa volta unendo le forze con più società sportive dell’Emilia Romagna, per allestire una settimana di ciclismo che vada dai bambini fino alle categorie dilettanti».
La strada è tracciata, con un connubio sempre più stretto tra sport, promozione e territorio: patron Selleri intende proseguire e fare sempre di più, nella speranza di essere seguito...
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