Gli italiani al via di questa Vuelta erano 5 e, dopo il ritiro di Mareczko e Moschetti, in corsa sono rimasti solo Bagioli, Formolo e Cattaneo. Di questi il migliore in classifica generale è Mattia Cattaneo, che con la maglia della Deceuninck-Quick Step attualmente è diciottesimo a 16’11” dal leader Roglic.
Che tipo di Vuelta è per lei?
«E’ una Vuelta dura e difficile, non solo per il percorso ma anche per il periodo, con temperature difficili e questa settimana il clima non sarà a nostro favore».
Con quali obiettivi era arrivato in Spagna?
«Non ero arrivato con grandi obiettivi, perché venivo dal Giro dell’Emilia dove mi ero infortunato ad una vertebra e onestamente non sapevamo cosa avrei potuto fare».
E’ soddisfatto di come sta andando?
«Sì, sono molto soddisfatto, non mi aspettavo di andare così bene e anche a livello di sensazioni sono molto contento».
Nella cronometro di Mirador de Ezaro lei è andato molto bene, chiudendo al sesto posto a soli 46” dal vincitore Roglic. E’ stato soddisfatto?
«Sono stato molto contento. So che nelle cronometro dei grandi giri riesco ad essere molto competitivo e quella di Mirador de Ezaro era particolarmente adatta alle mie caratteristiche. Sia io che la squadra siamo stati felici della prestazione».
Cosa vuol dire correre in questi giorni in cui tutti i Paesi stanno chiudendo a causa del Covid?
«Il Covid non è sicuramente una cosa di poco conto. Anche per noi correre con tutte queste restrizioni non è facile, siamo limitati in tutto e speriamo che questo periodo passi presto per tornare a pedalare con il pubblico sulle strade».
Che stagione è stata per lei?
«Come per tutti questo è stato un anno molto particolare. Il Covid ha condizionato gran parte della stagione e poi è arrivato l'infortunio e mi sono dovuto fermare. E’ stata una stagione difficile ma i risultati ottenuti sono stati positivi».
Sta già pensando al 2021?
«Non voglio pensarci per il momento. Voglio prima affrontare queste ultime tappe che sono molto impegnative e poi voglio prendermi un periodo di riposo. Spero solo che per la stagione prossima il Covid sia solo un ricordo».
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