SIMONI E IL RICORDO DELL'ANGLIRU: «VINSI, MA MISI ANCHE IL PIEDE A TERRA»

INTERVISTA | 01/11/2020 | 09:42
di Francesca Monzone


Correva l’anno 2000 e alla Vuelta di Spagna la maglia era di colore oro. C’erano gli spagnoli che vincevano su tutti, era la corsa di casa, ma c’erano anche gli italiani a dar battaglia. Era il 2000, anno del Giubileo e c’erano i nostri alla corsa spagnola. Nel 2000 tra i tanti spagnoli in corsa, c’erano i nostri italiani e si arrivava sull’Alto dell’ Angliru, scalato per la prima volta l’anno prima e c’era Gilberto Simoni. Lui, dalle montagne del Trentino, arrivò nella Penisola Iberica e conquistò quella cima e ancora oggi è l’unico italiano ad aver vinto su quella salita. Era la Vuelta del 2000 e a vincere fu Heras, in quell’anno però c’era Simoni a stupire in montagna e con lui c’era uno straordinario Alessandro Petacchi e Mariano Piccoli e poi Davide Bramati, oggi in ammiraglia, con Giovanni Lombardi. Gilberto Simoni è stato uno scalatore puro, di corse ne ha vinte tante, con due Giri conquistati nel 2001 e 2003. Nato in Trentino di montagne ne ha viste e l’Angliru, ancora adesso, lo ricorda bene.


Lei di salite ne ha fatte tante: che salita è l’Angliru?
«Io lo feci prima dello Zoncolan ed era veramente duro. E’ quella che noi definiamo una salita da capre asfaltata, una delle più difficili tra i grandi giri. Quando l’ho fatto io, ero in fuga e quindi ho avuto il vantaggio di poterlo gestire, anche se ricordo che nel finale ero veramente rimasto a corto di munizioni».


Tornando a quel 2000 come fu quella giornata iniziata ad Oviedo?
«Fu un autentico capolavoro, ricordo perfettamente tutto. Quelli erano gli anni in cui gli spagnoli vincevano sempre. Erano loro contro gli stranieri e in mezzo c’eravamo noi. Riuscii ad entrare nella fuga di giornata e c’erano tanti italiani e ricordo bene Petacchi con me. Quel giorno fu molto particolare, perché erano una corsa di italiani contro gli spagnoli, la fuga prese il largo e arrivammo fino ai piedi dell’Angliru».

Come fu l’ascesa?
«Sapevo che dovevo prendere in mano la corsa ero io il più forte in quel momento, dovevo andare e non guardare più indietro. Dovevo mettermi davanti e andare senza pensare agli avversari».

Tra i suoi ricordi di quel giorno qual è stato il momento più difficile?
«Su quella salita c’è una parte completamente dritta, se non ricordo male è circa un chilometro di rettilineo ed è la più terribile. Quando sono arrivato al tornante ero veramente al limite e ho messo un po’ il piede a terra».

Quando si affronta una salita come quella, cosa passa nella mente di un corridore?
«Il pensiero è sempre lo stesso: impiegarci il meno tempo possibile e arrivare prima di tutti gli altri. Dai appena un occhio agli avversari, che devono essere uno stimolo per andare a vincere».

Come fu quella Vuelta per lei?
«Ero partito per far classifica, poi mi sono reso conto che non era un obiettivo possibile e non mi piaceva correre per un piazzamento, quindi decisi di correre per le vittorie di tappa. Mi sentivo come dentro una centrifuga, dove io ero solo uno dei tanti e allora capii che dovevo uscir fuori per vincere qualcosa».

In questa Vuelta molto diversa dalla sua, chi potrebbe vincere?
«La Vuelta oggi è molto diversa, noi avevamo tappe più lunghe e il modo di correre era diverso. Adesso c’è un ciclismo più d’attacco e più difficile da interpretare. Penso che la corsa sia tra Roglic e Carapaz, poi siamo a metà e qualcosa potrebbe ancora succedere nella classifica».

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Un'occasione da non perdere per imparare, curiosare, scoprire, divertirsi e festeggiare. L'evento annuale Openhouse XPC 2024 andato oggi in scena a Reggio Emilia nella sede di Beltrami TSA ha dato la possibilità a tanti appassionati di due ruote di scoprire...


Con la sua celebre scalinata, trampolino di lancio di grandi campioni come Renato Longo, Franco Vagneur, Roger De Vlaeminck, Luigi Malabrocca e molti altri specialisti del fango, si è tenuta oggi la 63sima edizione del Ciclocross di Solbiate Olona (disputato...


Sventola l'iride di Fem Van Empel nella prima prova della Coppa del Mondo di Ciclocross per la categoria donne elite che oggi è andata in scena ad Anversa, in Belgio. Già prima ieri a Kortrijk nell'Urban Cross, la campionessa del...


In quale modo i soldi del ciclismo su strada potrebbero arrivare  alle discipline meno mediatiche e con meno sponsor? Secondo l’UCI un ottimo sistema sarebbe quello di sommare per le classifiche mondiali i punti conquistati in tutte le discipline. In...


Alla Notte degli Oscar tuttoBICI 2024 respireremo profumo di azzurro. Marco Villa verrà premiato come tecnico dell'anno con l'Oscar tuttoBICI Gran Premio Fondazione Iseni y Nervi. Il CT della nazionale pista ha preceduto un suo... collega, vale a dire il commissario tecnico...


Giglio d’oro. Martedì scorso, all’osteria ristorante Carmagnini del ‘500, a Calenzano. Premi e premiati, selezionatori e appassionati, una festa del ciclismo. A tavola, con Roberto Poggiali. Fra crostini e straccetti, ricordi e racconti – i suoi - di quel ciclismo...


La UCI Track Champions League del 2024 è iniziata col botto a Saint-Quentin-en-Yvelines: quasi 4.000 spettatori hanno osservato con stupore Katie Archibald (Gran Bretagna), Dylan Bibic (Canada), Emma Finucane (Gran Bretagna) e Matthew Richardson (Gran Bretagna) indossare le ambite maglie...


Tralasciando per il momento ogni possibile approfondimento sull’ultima complessa e contorta revisione del codice della strada, licenziata in questi giorni dal Parlamento, voglio esprimere la mia personale partecipazione alla soddisfazione e al merito di Marco Cavorso e dell’ACCPI (Associazione Corridori...


È uno dei grandi del ciclismo italiano. In quindici anni nella massima categoria ha vestito a più riprese l’azzurro, ha gareggiato per quattro club (Carrera, Asics – CGA,   Ros Mary - Amica Chips e Amica Chips - Costa de...


Beking non è solo una celebrazione dello sport, ma anche un’opportunità per fare la differenza nella vita di tanti bambini e giovani, attraverso attività educative in una giornata dedicata al ciclismo, alla sostenibilità e alla formazione. Oltre ad essere un...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024