Dopo l'ultima tappa alpina, vinta dal polacco Michal Kwiatkwoski con il suo compagno Carapaz, 'Supermán' López resta al terzo posto della classifica generale, a 1’27” da Roglic e con un vantaggio di 1’39” dall'australiano Richie Porte, il principale rivale per il podio.
"Abbiamo lavorato molto, ma non sarà facile fare un 'crono' alla 20a tappa del Tour. Sarà una questione di forza e gambe. Una cronometro è diversa da una qualsiasi altra tappa e ogni crono è diversa da un’altra crono. Sei da solo a gestire la gara". Così ha spiegato López, quello che accadrà domani. Il colombiano pensa di avere abbastanza vantaggio su Porte ed è per questo che non ha aiutato a tirare il gruppo dei favoriti quando l'australiano ha subito una foratura a poco meno di 30 km dalla fine.
"Ieri non avrei avuto alcun vantaggio se avessi lavorato, anzi mi sarei stancato di più. Non era nella mia tattica sprecare energie e ho fatto quello che ritenevo più giusto”. Queste le parole di Lopez riferendosi agli spagnoli Mikel Landa ed Enric Mas.
Per quanto riguarda la frazione di ieri il capitano dell’Astana, ha spiegato le difficoltà, ma che tutto sommato è andata come voleva. “E’ stata un'altra giornata difficile, ma sono contento di aver avuto un tempo regolare e grazie anche ad un ottimo lavoro da parte di tutta la squadra, che mi ha consentito di mantenere il terzo posto della classifica generale. In particolare sono contento di aver superato il tratto di sterrato senza problemi".
Nella tappa di mercoledì 'Supermán' ha attaccato nella salita finale al Col de la Loze ed ha vinto, mentre ieri non ha voluto rischiare. "Il ritmo nella salita finale era molto alto e non era possibile per me rischiare e abbiamo deciso di salire con il nostro passo. Sono contento di essere riuscito a mantenere la mia posizione nella classifica generale e a guadagnare del tempo sugli altri rivali come Adam Yates e Rigoberto Urán.. Abbiamo una tappa in meno da fare adesso e siamo veramente vicini a Parigi".
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