Il giovane sloveno è felice. Si è battuto finché ha potuto nella tappa regina di questo Tour de France. La più difficile, con quel traguardo inedito fino a Meribel,arrivando sul Col de Loze.
Tadej Pogačar è felice, anche se non ha vinto la tappa e non ha tagliato il traguardo prima del suo rivale Roglič. Il ventunenne portacolori della Uae Emirates si consola con un altro premio, ha conquistato un’altra maglia importante, quella a pois del miglior scalatore.
«Ho visto che c’era la possibilità di prendere la maglia a pois e ho pensato di farlo. C’erano 10 punti disponibili in cima al passo della Madeleine, quindi sono andato a prenderli. Poi ne ho presi altri anche nell'ultima salita. Mi sono detto: perché no? Se ho la possibilità, voglio prendere anche questa maglia e sono molto felice di averlo fatto, perché ora ne ho due».
Pogačar così dopo aver sfilato la maglia bianca di miglior giovane a Egan Bernal, adesso si è preso quella a pois di miglior scalatore. Sul traguardo di tappa, Tadej è arrivato terzo, perdendo 15 secondi da Roglič. «E’ vero oggi ho perso dei secondi da Roglič su una salita veramente difficile. Ho dato veramente il massimo e anche la squadra ha fatto lo stesso e lo abbiamo dimostrato con il terzo posto».
Per il capitano della UAE Emirates, il Tour non è finito oggi e ci sono ancora possibilità per conquistare la maglia gialla. «Domani saremo pronti per affrontare una nuova tappa dura e poi dovremo affrontare la cronometro di sabato. Il Tour non è finito e tutto può ancora succedere».
Il ventunenne di Klanac ha raccontato tutta la difficoltà della tappa di oggi, con l’ultima salita veramente interminabile e la voglia di lottare ancora. «Oggi è stata una giornata infernale. Posso dire di aver fatto una delle salite più difficili della mia carriera. Il mio obiettivo rimane sempre la maglia gialla, ma se non dovessi riuscire a prenderla, sarò felice con la maglia bianca e quella a pois».
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