Dopo le proteste di ieri, al gruppo sono bastati 18 chilometri della seconda tappa del Giro di Lussemburgo per capire che le cose non erano cambiate e che la sicurezza dei corridori continuava ad essere minacciata. Quindi piede a terra per tutti, lunghe discussioni e corsa che verrà neutralizzata per 100 km, fino all'ingresso del circuito finale di Hesperange. L'organizzazione ha fissato una nuova partenza ufficiale quando il gruppo arriverà a Syren.
«Già ieri c'erano state parecchie proteste per la scarsa sicurezza - ha spiegato sui social il giornalista lussemburghese Joe Geimer -, i corridori sono scontenti e oggi hanno deciso di fermarsi. Troppe vetture sul percorso, troppo pericoloso».
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