L’alleanza colombiana non ha funzionato, ognuno ieri ha fatto la propria gara, da solo, come un pezzo unico, che pedalava per resistere alla superiorità slovena. Miguel Angel Lopez è arrivato quarto, mentre Rigoberto Uran ha tagliato il traguardo al nono posto. Fuori dal gruppo dei migliori Egan Bernal, vincitore della Grand Boucle lo scorso anno e Nairo Quintana, arrivati rispettivamente a 7’20” e 3’50” dal vincitore Pogacar e ora sono finiti fuori classifica.
“È stata una tappa molto difficile“ ha detto Rigoberto Uran al termine della tappa di Le Grand Colombier. Quintana e Bernal non sono andati bene e il capitano della EF Educational First non è stupito. “Il ciclismo è questo e non sono sorpreso. Ti prepari bene per una gara, ti senti pronto e poi le gambe non vanno o qualche altra cosa non funziona”.
Uran nel 2017 aveva concluso il Tour al secondo posto e ora che è terzo nella classifica generale, pensa di poter migliorare la propria posizione. “Dal Tour ho imparato che la corsa è finita solo quando sei arrivato a Parigi. Manca ancora una settimana e possono succedere molte cose ancora”.
Miguel Angel Lopez è stato il miglior colombiano oggi con il suo quarto posto e, nella classifica generale, è alle spalle di Uran e a 1’45” da Roglic. “Sono contento di come abbiamo corso. Avevamo pianificato la corsa e nel finale ho potuto contare sull’aiuto del mio compagno Tejada - così il capitano dell’Astana -: è stata una frazione difficile ma io mi sento soddisfatto”.
Superman Lopez è riuscito a rimanere nel gruppo dei migliori. In casa Astana non volevano attaccare ieri, ma seguire il gruppo dei migliori senza perdere posizioni.
“Sono soddisfatto del mio quarto posto e la corsa non è ancora finita, non abbiamo sbagliato nulla. Il traguardo è a Parigi tra una settimana e manca ancora mancano ancora tappe importanti”.
Nei grandi giri López ha ottenuto un terzo posto sia al Giro d’Italia che alla Vuelta e ora, cerca il podio anche nella corsa gialla. “Oggi c'è riposo e voglio cercare di recuperare il più possibile. Abbiamo ancora una settimana di gare molto impegnative e dobbiamo cercare di ripartire nella condizione migliore”.
“Sull’ultima salita mi sono staccato dal gruppo dei migliori, ma avevo pensato di poterli riprendere. Purtroppo una caduta è una caduta e io non sono riuscito a fare di meglio. Il mio Tour non è finito e continuerò a lottare per ottenere il miglior risultato per me e per la mia squadra che ha lavorato tantissimo”.