Fabian Cancellara lo ha nominato suo erede e lui, Marc Hirschi, ha deciso di non tradire le aspettative del suo maestro e oggi, ad appena 22 anni, ha conquistato la sua prima vittoria nella dodicesima tappa del Tour de France.
“Non pensavo di poter vincere oggi, fino all’ultimo chilometro non avevo questa certezza – ha commentato il giovane svizzero - "È incredibile perché sono stato per due volte vicino alla vittoria e adesso finalmente ci sono riuscito. Sono andato a tutto gas fino alle ultime centinaia di metri e ora non riesco a descrivere, quello che sto provando. Non trovo le parole",
Il giovane della Sunweb aveva conquistato il secondo posto a Nizza dietro a Julian Alaphilippe nel weekend di apertura del Tour e poi un terzo posto a Laruns sette giorni dopo. Oggi sul palco delle premiazioni non era da solo, perché al terzo posto c'era il suo compagno Søren Kragh Andersen, che ha alzato il braccio per festeggiare l'amico. Hirshi ad appena 22 anni ha già conosciuto la tristezza della sconfitta, perchè nonostante la giovane età, lui cerca la vittoria e non il piazzamento, anche quando si parla di una grande corsa come il Tour de France.
"Lo spirito di squadra è davvero ottimo, parliamo molto ogni giorno delle nostre strategie e questo ci aiuta a vincere. Volevo andare in fuga presto, ma poi abbiamo aspettato l'ultima salita, i miei compagni di squadra hanno fatto fatica e io ho deciso di andare".
Marc conosce bene Cancellara e ammette che per lui è stato fonte di ispirazione e che guardando le sue corse, ha imparato tante cose. Cancellara ha un legame forte con questo giovane campione, che in carriera ha già indossato la maglia iridata nella categoria under23 nel 2018 ed è certo che la Svizzera potrà essere orgogliosa di lui.
“Fabian Cancellara mi ha aiutato sia come corridore che come persona. Siamo in stretto contatto e non manca mai di darmi suggerimenti."
Hirschi adesso che ha conquistato la sua prima vittoria, di certo non vuole accontentarsi e guarda già alla prossima occasione, che non si fara certamente sfuggire.
"Non ho guardato altre tappe, mi limito a affrontarle giorno per giorno ogni gara. Mi piacerebbe aprire il libro della corsa e decidere dove vincere una tappa, ma continuerò come ho fatto fino ad oggi. Ogni mattina dopo che saremo partiti, deciderò come affrontare la corsa, di certo so che mi piacerebbe provare l’emozione di vincere a Parigi”.
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