E’ arrivata a Laruns la prima volta di Primož Roglič. Il campione sloveno dopo aver indossato sia la maglia rosa al Giro d’Italia, che quella rossa alla Vuelta che ha vinto, adesso, ha sulle spalle quella gialla della Grande Boucle. Questa è una pagina che si scriverà nei libri di storia dello sport perché Roglič è il primo sloveno ad indossare questo prestigioso simbolo. Il campione sloveno voleva prendere anche la tappa, ma è comunque soddisfatto del risultato ottenuto
"Non capita tutti i giorni di prendere la maglia gialla al Tour - ha detto il leader della Jumbo Visma -: è la prima volta per me ed è qualcosa che ogni ciclista sogna nella sua carriera".
Per Roglič la seconda tappa sui Pirenei è stata una corsa speciale, molto dura, affrontata a tutto gas dal primo chilometro. Non erano partiti con idee precise nella Jumbo Visma ieri mattina e solo durante la corsa hanno deciso cosa fare. “Non avevamo davvero un piano alla partenza, ma i miei compagni di squadra sono stati così bravi che subito abbiamo deciso di correre per conquistare la maglia gialla. Mi sarebbe piaciuto anche vincere la tappa, soprattutto per i ragazzi che hanno lavorato veramente tutta la giornata, ma penso che abbiamo portato a casa un risultante straordinario”.
Adesso la Jumbo Visma ha un compito importante: difendere il primo posto nella classifica generale. “Non credo che il nostro modo di correre cambierà: il nostro obiettivo è quello di arrivare a Parigi con la maglia gialla. Abbiamo conquistato la maglia e adesso dobbiamo solo essere concentrati ogni giorno per arrivare fino a Parigi. Fortunatamente oggi c'è un meritato giorno di riposo, e oltre a recuperare potremo pensare a come andare avanti nei prossimi giorni, visto che ci attendono ancora due settimane di corsa".
La tappa di ieri non è stata vinta da Roglič ma da un altro sloveno, Tadej Pogacar, che a soli 21 anni ha conquistato la sua prima vittora nella corsa più importante del mondo. “Devo congratularmi con Tadej, questo è un risultato molto importante per lui. Sono veramente contento per lui."
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