In questo pazzo 2020, con il suo calendario stravolto e riscritto, c’è un passaggio fondamentale che per Vincenzo Nibali è rimasto inalterato rispetto alla consuetudine: la Tirreno-Adriatico. La Corsa dei Due Mari - otto tappe da domani, 7 settembre, fino al 14 - ha sempre rappresentato un test importante per lo Squalo in vista della primavera e, sopratutto, del Giro d’Italia. Ora, forse più di prima, con il countdown verso la Corsa Rosa sceso sotto i trenta giorni, l’importanza della corsa è addirittura cresciuto.
“Sarà un banco di prova importante dalla quale mi aspetto altrettanti riscontri” ha spiegato Nibali. “Inutile ripetere la difficoltà di programmare una preparazione con così tante incognite rispetto al passato. E’ un dato di fatto da accettare, così come ho fatto nel primo mese di gare. Credo che finora le performance mie e della squadra siano state solide, ma è mancata quella brillantezza che solo un buon numero di giorni di corsa ti può dare”.
“La mia preparazione è stata impostata per arrivare al top della condizione al Giro d’Italia e la Tirreno-Adriatico, prima e unica corsa a tappe pre-Giro dalla ripartenza, si inserisce in questo percorso. Sono reduce da dieci giorni di ritiro in altura, un carico di lavoro che si somma ai quindici già svolti a metà luglio. Il mio calendario finora è stato scandito da corse e ritiri, praticamente. La mia condizione è un work in progress. Sto discretamente bene e finora non ho avuto intoppi. Ma sarebbe azzardato presuntuoso fare proclami di vittoria. Dobbiamo rimanere con i piedi per terra, consapevoli di quanto fatto finora e, ovviamente, tenendo in alta considerazione i nostri avversari. L’obiettivo è fare bene ed essere competitivi al massimo delle nostre potenzialità”.
“Il percorso è esigente e la lista partenti di tutto rispetto. Voglio vivere la corsa giorno per giorno, assecondando anche le risposte del mio fisico. Serve la giusta lucidità in questi momenti. Prima della crono finale, ogni tappa offre un profilo altimetrico che concede poco respiro. La tappa con arrivo a Sassotettoè quella più insidiosa perchè si chiude con una salita, ma ogni giornata sarà tosta e stressante. La concomitanza con il Tour de France non ha scalfito l’importanza della Tirreno-Adriatico. Certo, molti dei protagonisti attesi non ci saranno, ma sono sicuro che anche quest’anno avremo una corsa all’altezza della sua importanza”.
Come già confermato un paio di giorni fa, la Trek-Segafredo si affiderà a Vincenzo Nibali come capitano e leader per la classifica generale. Al suo fianco il fratello Antonio, Gianluca Brambilla e Julien Bernard, i tre scalatori con cui ha lavorato in ritiro. I due olandesi Koen de Kort e Pieter Weening garantiranno la necessaria esperienza. Il lussemburghese Alex Kirsch, già parte della long list per il Tour de France, prenderà il posto di Giulio Ciccone.
“Siamo una squadra forte e ben assortita, ma l’assenza di Giulio è pesante, non posso nasconderlo. E’ tra i migliori scalatori in circolazione e un elemento essenziale, non solo per me ma per l’intera squadra. Oltre che dal punto di vista sportivo, sono molto dispiaciuto dal punto di vista umano. Voglio solo augurargli di stare bene e guarire, anzitutto, con la speranza di ritrovarlo presto al mio fianco” ha chiuso Nibali.
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