Carlotta Cipressi è una giovanissima ciclista di Forlì, la città romagnola di un grande campione come Ercole Baldini, e negli ultimi anni di Matteo Montaguti che ha chiuso la sua carriera quest’anno, di Matteo Malucelli che corre per la Caja Rural Seguros RGA, di Alessandro Malaguti professionista fino al 2016.
Cipressi, 16 anni, è un talento nazionale del movimento femminile. Ha scoperto la bici grazie alla passione del nonno Marino che ha diretto per molti anni il team Comaco di mountain bike. Con il rampichino ha pedalato anche il padre Alberto, oggi ingegnere edile. Mamma Enrica fa la casalinga, mentre la sorella maggiore Cecilia ha giocato a tennis.
Di momenti da incorniciare in quest’ultima stagione Carlotta ne ha davvero avuti tanti: dai due titoli italiani e regionali in pista (Inseguimento e Inseguimento a squadre) alle sei vittorie su strada: la Tre Giorni di Comano Terme, le cronometro di Riccione e Castelgomberto, i traguardi di Calci, Sarteano e Osimo Stazione. In maglia azzurra è volata a Baku (Azerbajan) per i Giochi Olimpici della Gioventù correndo sia la crono che la prova in linea. La bici la diverte, a scuola va bene e frequenta l’Itis “Marconi” di Forlì indirizzo meccanica. Nel team Re Artù General System, che il prossimo anno assumerà la nuova denominazione di Women Junior Academy (sede Forlì), si trova benissimo e può contare su un ambiente professionale e organizzato. Carlotta esordirà tra le juniores e a dirigerla ci sarà Gabriella Pregnolato, cinque volte campionessa italiana che nel 2016 ha diretto la Astana Women’s Team.
Cosa ne pensi del momento del ciclismo italiano?
«E’ in grande crescita con miglioramenti in tutti i settori».
A quale età hai cominciato a correre?
«Sono partita dalla categoria promozionale per la SC Forlivese, avevo una Vicini gialla».
Il più forte corridore di tutti i tempi?
«Eddy Merckx per come era forte sotto tutti i punti di vista».
Segui altri sport con la stessa passione del ciclismo?
«No».
I tuoi peggiori difetti?
«Voglio sempre primeggiare».
Altruista o egoista?
«Altruista».
Cosa leggi preferibilmente?
«Libri di storia».
Cosa apprezzi di più in un uomo?
«La sincerità».
Sei social?
«Nei modi giusti».
Cosa cambieresti nel ciclismo di oggi?
«L’invidia che invade il mondo ciclistico».
Piatto preferito?
«Passatelle. Un pasta all'uovo romagnola fatta in casa».
Hobby?
«La compagnia degli amici, e viaggiare».
La gara che vorresti vincere?
«Campionato del Mondo».
Televisione, cinema o teatro?
«Cinema, i film storici».
I ragazzi di oggi con quelli di ieri: le differenze?
«Oggi sono egoisti, superficiali e vuoti culturalmente».
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