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Quest'anno si è dovuta accontentare di due medaglie d'argento e una di bronzo nelle varie sfide tricolori di cui una certa amarezza per il secondo posto conquistato al campionato italiano su strada di Chianciano (Siena) riservato alla categoria donne Allieve. Emma Redaelli esce comunque a testa alta da una bella annata che l'ha vista salire sette volte sul podio tra pista e strada.
Brianzola di Sovico, classe 2003, la giovane Emma si è innamorata della bicicletta grazie al nonno Ambrogio Magni, ex dilettante, ma pure per la passione che le trasmette papà Lorenzo (ha corso fino alle giovanili, ndr) che oggi dirige una impresa edile. E' anche la figlia del Sindaco di Sovico nonchè avvocato, Barbara Magni ed è seguita e supportata, quando gareggia, dalla sorella maggiore Sofia.
Emma frequenta il Liceo Artistico Statale della Villa Reale di Monza "Nanni Valentini", e nonostante quest'anno non sia riuscita a fare centro, dei buonissimi segnali ha mandato dalla strada come i due podi ai Campionati Italiani a cronometro a squadre (seconda) con la Valcar Cylance, e nella prova individuale sempre contro il tempo dove si è classifcata al terzo posto. Velocista di razza, la brianzola l'anno prossimo, al primo anno da Juniores, correrà con la Vo2 Team Pink società con doppia affiliazione in Emilia Romagna e in Piemonte.
Cosa ne pensi del momento del ciclismo italiano?
«In questi ultimi anni è cresciuto molto anche dal punto di vista degli atleti, sia per quanto riguarda la pista che la strada. Ha fatto grandi passi per l'attività dei giovani».
A quale età hai cominciato a correre?
«All'età di 7 anni con il Velo Club Sovico. Correvo con una Kuota gialla e blu».
Il più forte corridore di tutti i tempi?
«Eddy Merckx perchè oltre alle vittorie, ha avuto il carattere di un corridore vero».
Segui altri sport con la stessa passione del ciclismo?
«No».
I tuoi peggiori difetti?
«Sono testarda e orgogliosa».
Altruista o egoista?
«Altruista».
Cosa leggi preferibilmente?
«Fantasy e romanzi rosa».
Cosa apprezzi di più in un uomo?
«La sincerità».
Sei social?
«Uso i canali nel modo giusto».
Cosa cambieresti nel ciclismo di oggi?
«Darei più spazio all'immagine del movimento femminile».
Piatto preferito?
«Pasta al sugo del nonno».
Hobby?
«Fotografia».
La gara che vorresti vincere?
«Olimpiadi».
Televisione, cinema o teatro?
«Cinema, i film d'azione».
I ragazzi di oggi con quelli di ieri: le differenze?
«Un fattore negativo innegabile è che oggi internet e i social hanno reso i ragazzi più virtuali e meno reali, non sanno più dialogare fra loro».
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