È in macchina, come sempre e più di sempre. Lo attendono per una riunione piuttosto delicata e importante: c’è da definire parte del 2020, che per Adriano Amici, 77 anni da compiere il prossimo 15 gennaio, è già cominciato. «È tutto pronto, anche perché il Laigueglia è alle porte (16 febbraio, ndr) – dice a tuttobiciweb il più grande organizzatore italiano dopo il colosso Rcs Sport -. Non è un momento facile per l’economia del nostro Paese, ma con un po’ di buona volontà da parte di tutti ce la stiamo facendo. L’importante è salvare il calendario italiano, e noi, come Gs Emilia, stiamo facendo nel nostro piccolo la nostra parte».
Collabora da trent’anni anche a tenere vivo il Gp di Larciano, in programma il prossimo 8 marzo. «È un paese piccolino, ma c’è tanta passione e voglia di fare – aggiunge Adriano -. Lì abbiamo ormai rapporti consolidati: è da anni che si lavora assieme e siamo davvero una famiglia».
Fiore all’occhiello del Gs Emilia anche la Coppi & Bartali (25-29 marzo). «Partiremo come da tradizione da Gateo a Mare, mentre l’ultima tappa dovrebbe essere in terra di Toscana. Zona Prato, ma decideremo venerdì prossimo – precisa l’esperto ammiraglio bolognese -. Per questa corsa abbiamo avuto il record di richieste di partecipazione. Al momento ben 9 team di World Tour e 40 totali. Per il Pantani (si correrà il 19 settembre) idem come sopra: 7 team di World Tour e 32 richieste totali».
Nel bouquet del Gs Emilia c’è anche il Matteotti (20 settembre) e anche qui, non mancano le richieste da parte di team della massima serie. «Qualcosa si muove, e noi ne siamo davvero felici e orgogliosi».
Poi il gran finale, il 3 e il 4 ottobre, con l’Emilia e il Beghelli coniugato sia al maschile che al femminile. «Se penso che sei anni fa, quando decidemmo di creare l’Emilia anche al femminile, avevamo al via una quarantina di ragazze e oggi, per la 7° edizione, abbiamo avuto richiesta da 14 formazioni di livello mondiale, e la cosa ci rende chiaramente orgogliosi. Noi crediamo nel ciclismo femminile, loro se lo meritano, e sento in giro che ci sono altri organizzatori che stanno pensando di fare la stessa cosa (Tre Valli e Bernocchi?, ndr): questa è una strada tracciata, che va seguita e percorsa. Non si torna più indietro».
Anche Adriano Amici non torna più indietro. Il 1983, anno della sua prima organizzazione (criterium degli Assi ai Giardini Margherita, ndr) è lontano. Ma Adriano è solito pedalare senza mai guardarsi alle spalle. «Ci saranno novità, soprattutto di percorso nell’Emilia, anche se il finale sul San Luca non si tocca. E poi anche nella Coppi & Bartali. Un’anticipazione? Terza tappa, faremo il Carpegna, per ricordare Marco Pantani».
Adriano guarda avanti, ma non dimentica.
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