Il 22 gennaio 2016 ero a San Luis e ho vissuto da vicino il dramma di Adriano Malori, che per colpa di una buca e una maledetta caduta ha rischiato la vita ed è stato costretto a dire addio a una carriera che chissà quante altre soddisfazioni gli avrebbe regalato. Questa sera alla Feltrinelli di Parma Adriano ha presentato il suo libro RIALZATI e vederlo raccontare la sua storia ci ha sinceramente emozionato.
«Questo libro è rivolto a chi sta lottando per problemi come il mio in seguito a un incidente o per colpa di una patologia. Io ora sto bene e ho una vita bellissima ma c'è tanta gente che soffre negli ospedali. Vorrei lanciare un messaggio di speranza, dire loro che c’è un ragazzo in Italia che ha avuto un recupero miracoloso, per dare loro forza, motivazione, un sorriso. C'è sempre un motivo per andare avanti, voltare pagina, rimettersi in piedi» racconta davanti a mamma Alessandra e papà Gino, evidentemente emozionati, e alla moglie Giorgia, che ha il merito di aver fatto sì che questo libro venisse alla luce.
«Forse non ha senso paragonare la vita di prima a quella di oggi, anche perchè in modo diverso sono entrambe stupende. Di quando correvo mi manca soprattutto l'adrenalina delle gare» continua Adriano che è tornato a pedalare per divertirsi e ha aperto un centro di preparazione. Andrea Schianchi per Ediciclo ha scelto le parole migliori per raccontare quanto accaduto al campione del mondo Under 23 a cronometro 2008, medaglia d’argento al Mondiale professionisti nel 2015 e che per un giorno ha indossato la maglia rosa al Giro d’Italia 2012.
«Un libro garbato e necessario, che racconta a chi non ha la forza di andare a vedere in prima persona cosa succede in un ospedale» commenta il direttore di tuttoBICI Pier Augusto Stagi, intervenuto con il collega Sandro Piovani.
Ad ascoltare interessata e ad applaudire una platea numerosa, un grande campione conterraneo come Vittorio Adorni e due amici speciali come Eros Capecchi e Daniele Bennati, che non hanno voluto mancare per vedere Adriano rialzarsi. Tutti in piedi per Adriano.
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